«Democrazia e diritti umani Rovato ha perso un’occasione»

Il municipio di Rovato
Il municipio di Rovato
Il municipio di Rovato
Il municipio di Rovato

«Questa mozione era l’occasione per riaffermare che il Comune di Rovato pone al centro della propria azione i valori della nostra democrazia». Lo sottolinea Valentina Remonato, consigliere di opposizione e prima firmataria della richiesta della revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini che invece la maggioranza rovatese, come riportato ieri dal nostro giornale, ha respinto. Il fondatore di quel fascismo la cui ricostituzione è vietata dalla nostra Costituzione, il promotore delle leggi razziali e dell’entrata dell’Italia in una guerra devastante che ha fatto milioni di morti resta metaforicamente il benvenuto in questa cittadina. Lo ha deciso la maggioranza, formata da Civica Belotti sindaco, Lega nord e Fratelli d’Italia, respingendo una iniziativa «dal forte valore simbolico, che è nata anche considerando i recenti fatti che hanno portato il Comune di Rovato, direttamente o indirettamente, alle cronache per atti discriminatori - sottolineano i gruppi di opposizione -. Non ultimi la condanna subita nel 2016 dal Comune, e confermata in appello nel 2019, per discriminazione a causa dell’incremento ingiustificato dei costi di segreteria per il certificato di idoneità alloggiativa, e l’episodio della frase razzista pubblicata sul proprio profilo Facebook da uno dei consiglieri di maggioranza che scriveva “Color della merda” sotto il commento di un altro utente che diceva “Quindi i negher non si possono chiamare negher, non si possono chiamare di colore, non si possono chiamare...Mandiamoli a casa così non dobbiamo più chiamarli». La mozione è stata depositata simbolicamente il 25 Aprile dai consiglieri Valentina Remonato, capogruppo di Rovato 2020, Stefano Fogliata, capogruppo di Rovato vale, Luciana Buffoli (Rovato vale) ed Elena Zoppi, capogruppo de La Civica, ed «era l’opportunità per affermare con chiarezza, come consiglio comunale, che Rovato e la sua comunità non ritengono Benito Mussolini legato alla città, la quale condanna tutte le azioni fasciste - commentano gli stessi firmatari -, e che il nostro Comune è impegnato a tutelare i diritti umani, togliendo qualsiasi ombra, creata dai fatti di cronaca, dalla possibilità che l’azione della nostra amministrazione sia guidata da un pensiero politico contrario ai valori della nostra democrazia». «Riteniamo gravissimo - concludono - che la maggioranza, senza proferire parola, abbia deciso di bocciare questa mozione con la quale avrebbe dichiarato di non ritenere Mussolini meritevole della cittadinanza».•.

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