Faggi tagliati, «giallo» nei boschi in Val Palot

di Alessandro Romele
Il tronco di uno dei numerosi alberi che risultano tagliati in Val Palot
Il tronco di uno dei numerosi alberi che risultano tagliati in Val Palot
Il tronco di uno dei numerosi alberi che risultano tagliati in Val Palot
Il tronco di uno dei numerosi alberi che risultano tagliati in Val Palot

In Val Palot sarebbe in corso un «taglio anomalo» di faggi secolari. A sostenerlo è il Circolo di Legambiente, che ha inviato in queste ultime ore un esposto ai carabinieri Forestali con sede a Pisogne e per conoscenza al Comando di Brescia, alla Comunità montana del Sebino Bresciano e agli amministratori locali. Le segnalazioni fatte pervenire alcuni giorni fa al circolo ambientalista – riscontrate poi in un sopralluogo sul posto - parlano di abbattimenti ingiustificati di piante, tra cui alcuni faggi secolari, con peso di oltre una tonnellata. Legambiente ipotizza che il taglio potrebbe essere stato autorizzato dalla Comunità montana, nella vallata sul cui patrimonio boschivo ha competenza il consorzio forestale Sebinfor, il quale destinerebbe il legname tagliato all'uso civico. Ma dall’ente non giunge nessuna conferma, anzi dalle prime risposte alla denuncia di Legambiente emergono dubbi e interrogativi su cosa sia accaduto e su chi sia coinvolto. «Il Consorzio – ha precisato il presidente Gabriele Ceresetti - non svolge attività di taglio nell'ambito dei cosidetti "tagli ad uso civico“. Rimettiamo agli enti competenti le eventuali verifiche del caso e ci riserviamo, all'esito di dette verifiche, valutazioni in ordine all'esposto presentato». Controlli e verifiche sono in corso anche da parte dell'amministrazione comunale. Non è ancora chiaro se i faggi secolari siano stati tagliati all'interno di un lotto definito dal gestore dei boschi, ma gestito da privati: in questo caso l'errore sarebbe degli stessi taglialegna, che se venissero accertate le colpe, se la caverebbero con una multa, pur salata. Indagano comunque i carabinieri Forestali, saliti nel tardo pomeriggio in quota per procedere alle valutazioni e raccogliere dati. «Tale progetto, se completato – scrive Legambiente nell'esposto presentato agli enti ed alle forze dell'ordine - rischia di mettere in discussione l’intero ecosistema del territorio boschivo sebino. Chiediamo se gli atti che hanno autorizzato questo programma di disboscamento siano conformi alle disposizioni vigenti in materia di salvaguardia ambientale del territorio». •.

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