ADRO

«I furti ora non si contano più» È il sindaco si affida alle ronde

di Giancarlo Chiari
Già una quarantina le adesioni Le «pattuglie» saranno dotate di pettorina, tesserino e radio per chiamare le forze dell'ordine
La Polizia locale di Adro di pattuglia sul territorio comunale
La Polizia locale di Adro di pattuglia sul territorio comunale
La Polizia locale di Adro di pattuglia sul territorio comunale
La Polizia locale di Adro di pattuglia sul territorio comunale

Dopo Pasqua il Consiglio comunale di Adro approverà il regolamento delle «Ronde civiche» che contano già sull'adesione di quasi quaranta cittadini, convinti dal progetto presentato dai gazebo della maggioranza leghista ai mercati settimanali.
«DI FRONTE all'aumento dei furti nelle abitazioni - ha spiegato il sindaco Paolo Rosa - e all'assenza dello Stato, la nostra maggioranza ha accolto la richiesta dei cittadini di una iniziativa che aumenti la sicurezza. In questi mesi, i furti nella abitazioni e negli esercizi sono aumentati e alla gente che chiede di migliorare la situazione non potevamo rispondere con le solite scuse della mancanza di risorse».
Il primo cittadino ha scelto di rilanciare le ronde valorizzando il volontariato e puntando su esperienze maturate in diverse città. «Le richieste dei cittadini - ha spiegato Rosa - non potevano essere ignorate: ci siamo confrontati in maggioranza partendo dalle esperienze di altri comuni piccoli o grandi. Insieme abbiamo deciso iniziative che potessero consentirci di valutare la disponibilità a fare qualcosa per la comunità. Abbiamo presentato il progetto delle ronde civiche chiedendo una preadesione ai cittadini e l'idea ha avuto successo. Alcuni sono anche venuti in Comune o ci hanno fermato per strada per dare la disponibilità». Osservando che i tagli governativi non consentono di rafforzare la stazione dei Carabinieri né di aumentare la Polizia locale, il sindaco ritiene le ronde unica soluzione possibile. «Pensiamo - ha precisato - a volontari in giro per il paese, che segnaleranno a Carabinieri e Polizia locale, di giorno e di notte, movimenti o persone sospette. Parla a vanvera chi dice che vogliamo sceriffi per strada. Porteremo in Consiglio il regolamento che stiamo mettendo a punto sulla base delle esperienze e dei regolamenti di diversi Comuni, da Bologna a Torre Boldone. Prima di iniziare, i volontari frequenteranno uno specifico corso di formazione, poi saranno inseriti in un apposito registro comunale: circoleranno con un tesserino che attesti la loro funzione, e avranno in dotazione una pettorina catarifrangente, un cellulare o una radio per segnalare situazioni sospette».
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