Il nuovo Consiglio pronto al debutto nel segno di Facchi

di Giancarlo Chiari
Giacomino Facchi, in primo piano nella foto: è il designato alla presidenza
Giacomino Facchi, in primo piano nella foto: è il designato alla presidenza
Giacomino Facchi, in primo piano nella foto: è il designato alla presidenza
Giacomino Facchi, in primo piano nella foto: è il designato alla presidenza

Dopo i festeggiamenti per il vistoso successo alle elezioni di Palazzolo, il primo Consiglio comunale dell’amministrazione di Gianmarco Cossandi, si riunirà alle 21 del 4 luglio. L’ordine del giorno, come è prassi, prevede insediamento, esame e convalida dei consiglieri eletti, elezione di presidente e vice presidente del Consiglio comunale, giuramento del sindaco, comunicazione degli assessori della Giunta comunale e altre incombenze di rito. La seduta non proporrà sorprese, poiché il neosindaco Cossandi a pochi giorni dal voto aveva già comunicato la composizione della Giunta: Francesco Marcandelli, vicesindaco e assessore ad ambiente e territorio; Ombretta Pedercini, servizi sociali, salute; Bruno Belotti, attività produttive e commerciali, sport, patrimonio pubblico; Matteo Gatto, finanze e tributi, Marina Bertoli, cultura, turismo, giovani. Per la presidenza del Consiglio la maggioranza ha indicato Giacomino Facchi, 67enne pensionato, esponente storico della sinistra palazzolese. In Consiglio comunale dal 2012, appassionato di informatica al punto che il precedente sindaco Zanni gli affidò la delega all'Innovazione Tecnologica e ai Servizi Web, nel suo profilo prima del voto aveva scritto «Vorrei una Palazzolo digitale a misura dei cittadini», così mostrando a 76 anni la modernità della sua visione. Dall’ex sindaco Gabriele Zanni arriva un «endorsement» in piena regola: «Ho appreso con grande gioia della proposta di nomina a Presidente del Consiglio Comunale di Giacomino Facchi: mi piacerebbe potesse essere accolta unanimemente, non tanto per ragionamenti di tipo politico, ma per il valore riconosciuto della persona. Ho avuto il privilegio di collaborare con Giacomino negli ultimi 13 anni: una persona moralmente ineccepibile per passione e senso civicosi poche parole ma di molti fatti. Sempre umile e presente. Lo ammiro perché è un uomo che non si è mai fermato, con la curiosità di apprendere nuove competenze». •.

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