la storia

Il padre del giovane annegato: «L'ho perso in quel canale». E lo ricorda pubblicando le sue foto

Uno degli struggenti scatti di Cristian Pasqua, annegato a 30 anni
Uno degli struggenti scatti di Cristian Pasqua, annegato a 30 anni
Uno degli struggenti scatti di Cristian Pasqua, annegato a 30 anni
Uno degli struggenti scatti di Cristian Pasqua, annegato a 30 anni

È significativa, struggente e importante la testimonianza di Adriano Pasqua, che perso il figlio Cristian di 30 anni annegato nel canale sotto casa, a Cividino. Il padre ha trasformato il dolore in attenzione agli altri, per evitare che ne ripetano l’errore con bagni rischiosi nei corsi d’acqua, e per fare conoscere l’anima di Cristian, fotografo di straordinaria abilità, pubblicando le immagini da lui scattate agli uccelli dell’Oglio. Adriano Pasqua, dopo avere visto sul Lungo Oglio ragazzi in costume, spiega: «Ho scritto su Facebook a questi ragazzi vi sconsiglio vivamente di tuffarvi dai ponti senza esservi preventivamente bagnati, per evitare lo shock da idrocuzione, provocato dallo sbalzo termico che il corpo subisce per un tuffo che, in queste giornate particolarmente calde, può indurre un arresto cardiaco. Ve lo dico con il cuore, perché un mese fa ho perso mio figlio per questo motivo».

 

Dopo la disgrazia Adriano Pasqua ha deciso di pubblicare le foto, con le didascalie scritte dal figlio, che in pochi giorni hanno raccolto centinaia di like e di commenti, tanto che diversi amici lo hanno invitato a organizzare una mostra o una pubblicazione: «Cristian aveva due passioni - ha raccontato -: le auto Abarth, tanto che con i suoi risparmi era riuscito ad acquistare una 124 spider Abarth, e soprattutto la fotografia della natura del lago e del fiume. Mi manca, ma vedere che in tanti apprezzano i suoi scatti mi è di conforto. Ora vorrei organizzare una mostra». G.C.C.

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