Insostituibile Enrico L’anima del volontariato ha la bellezza di 86 anni

di G.C.C.
Enrico Strabla: ha 86 anniIl progetto «Passa la pasta» fornisce cibo alle famiglie in difficoltà
Enrico Strabla: ha 86 anniIl progetto «Passa la pasta» fornisce cibo alle famiglie in difficoltà
Enrico Strabla: ha 86 anniIl progetto «Passa la pasta» fornisce cibo alle famiglie in difficoltà
Enrico Strabla: ha 86 anniIl progetto «Passa la pasta» fornisce cibo alle famiglie in difficoltà

Ha 86 anni e tante passioni Enrico Strabla, dalla fotografia alla storia locale, ma soprattutto da sette anni, pur alla sua veneranda età, è un punto di riferimento del volontariato a Palazzolo; in particolare con l’arrivo della pandemia è una presenza insostituibile nella rete di solidarietà locale. MEMORIA STORICA del paese, Strabla ricorda bene i 46 bombardamenti del ponte della ferrovia di Palazzolo, quando abitava nelle case operaie di via Zanardelli. Ha vissuto tempi duri e oggi rispetta tutte le regole del Dpcm senza contestarle. Sottolinea l’assessore Alessandra Piantoni: «Enrico è un pilastro del progetto “Passa la pasta”, che distribuisce da sette anni il cibo inutilizzato delle mense scolastiche, garantendo un pasto caldo alle famiglie in difficoltà». Volontario di Cor Unum, di cui è diventato presidente, Strabla ha rinunciato a guidare le auto dell’associazione che garantiscono il trasporto a chi non è autonomo, ma ha continuato l’attività sia nell’associazione che nel progetto: «Strabla - ha spiegato Piantoni - è una figura unica: un grande saggio per pacatezza e capacità di mettersi in relazione con le persone. Come negli anni passati è il cervello del progetto, ideato da Ghidotti, che coinvolge più associazioni, per distribuire cibo pronto a famiglie in difficoltà. Lui tiene il registro giornaliero del progetto; coordina gli orari dei volontari, segnala ai servizi sociali assenze di famiglie seguite, segue l’attività nell’appartamento messo a disposizione dal Movimento cooperativo. Al momento la pandemia ha ridotto le mense scolastiche: all’inizio dell’anno erano diciotto le famiglie seguite, ora sono otto tutte palazzolesi. Lui ha la capacità di capire cosa serva e come risolvere i problemi: in questi mesi ha procurato mascherine, guanti e quanto richiesto dai Dpcm per i volontari ed è sempre presente». COLONNA del volontariato cittadino in realtà da decenni è anche uno straordinario testimone degli anni del primo dopoguerra, che ha documentato con un patrimonio unico di foto e documenti: «Data la mia età - racconta lui stesso - non conduco più le auto di Cor Unum ma continuo a servire la pasta nel locale delle Case Operaie: abbiamo riaperto questa “mensa” nel rispetto delle regole del Dpcm per operare al massimo gradi di sicurezza: mascherine, guanti, distanziamento e appuntamenti per evitare assembramenti: ora serviamo otto famiglie e so che questo è importante».

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