L’alpino Della Torre è «andato avanti»

di M.MA.
L’alpino Mario Della Torre
L’alpino Mario Della Torre
L’alpino Mario Della Torre
L’alpino Mario Della Torre

Gli Alpini di Chiari piangono Mario Della Torre, storica Penna nera scomparsa mercoledì mattina, verso le 9, per un malore improvviso. Aveva 86 anni ed era il faro del gruppo alpino clarense, di cui fu vice presidente e segretario per anni, lasciando volutamente ad altri l’onore della presidenza. Uscito tenente dalla scuola ufficiali e diventato capitano per età, incarnava perfettamente lo spirito del Corpo. «Un grande alpino - ha commentato il presidente Alfredo Facchetti - anima instancabile della nostra sezione, in cui era sempre presente. Non ha mai mancato a un’adunata. Animo buono, in parte burbero, ma sempre educato. Era un grande cuoco, con lui non c’era verso di mangiare pane e salamina per tre giorni ai raduni: inventava ricette diverse per ogni rancio. Era meglio di Carlo Cracco. Aveva lavorato come impiegato comunale nel vecchio municipio di piazza Zanardelli». A piangere Mario, oltre ai familiari, sono in tantissimi, a partire dai 139 iscritti all’Ana di Chiari, cui si sommano tantissimi alpini dell’Ovest Bresciano e della Franciacorta che conoscevano Della Torre per la sua devozione alle penne nere. Il consigliere comunale Ermanno Pederzoli, pure alpino: «Una persona davvero bella, mai una parola fuori posto, umile e intelligente. Sapeva comunicare le proprie idee senza imporsi mai. Da alpino non posso che ricordarlo con grande affetto: non perdevo mai occasione per andarlo a salutare quando lavorava in comune. Da fervida penna nera - conclude Pederzoli - posso dire che la sua figura mi ricorda grandi presidenti come Giovanni Calvetti e Osvaldo Craighero». I funerali si svolgeranno domani alle 14.30 nella chiesa di Santa Maria con partenza dalla Casa del Commiato. Mario lascia la moglie Giuseppina e i figli Stefano, Massimo e Alessandro. •

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