L’Aquila, danni
ingenti «Ma l’albergo
tornerà sicuro»

di Alessandro Romele
Un’ala dell’albergo ristorante Aquila è crollata lunedì notte: al mattino l’edificio era come bombardato
Un’ala dell’albergo ristorante Aquila è crollata lunedì notte: al mattino l’edificio era come bombardato
Un’ala dell’albergo ristorante Aquila è crollata lunedì notte: al mattino l’edificio era come bombardato
Un’ala dell’albergo ristorante Aquila è crollata lunedì notte: al mattino l’edificio era come bombardato

Attimi di paura, nella tarda serata di lunedì, in centro a Sulzano: è crollata una parte dell’immobile che ospita l’albergo ristorante L’Aquila, a pochi passi dal municipio. Le cause - forse anche legate al maltempo - sono da valutare: spetterà ai periti chiarirle.


LA PARTE interessata era inutilizzata e dedicata a deposito, ma è a fianco dell’ingresso principale, su via Cesare Battisti che attraversa il paese. Il boato ha fatto subito temere il peggio: sul posto, in pochi minuti, sono arrivati i Vigili del fuoco di Sale Marasino, da Brescia una squadra specializzata nella ricerca di persone tra le macerie, oltre alla piattaforma aerea da Chiari. Fortunatamente le ricerche hanno dato esito negativo: nessuna persona - nè il personale, nè gli ospiti - si trovava, al momento del crollo, nella struttura momentaneamente chiusa per ferie. La Centrale unica dell’emergenza ha inviato le ambulanze della Croce Rossa di Iseo e dei volontari del 118 di Sale Marasino. «Spiace osservare queste situazioni - ha detto Paola Pezzotti, sindaco di Sulzano, accorsa sul posto -: l’Aquila è un edificio storico ed importante, riconosciuto da tutta la comunità». Il sindaco ha subito contattato la famiglia Milesi, che da anni gestisce l’attività. «È disponibile a sistemare l’edificio - ha spiegato -, farà di tutto per rimetterlo in sicurezza».


DOPO IL SOPRALLUOGO notturno, i Vigili del fuoco hanno dichiarato l’inagibilità dell’intero immobile. «Abbiamo emesso un’ordinanza di chiusura - spiega il sindaco - valida fino a quando non ci sarà la perizia statica». I danni, ingenti, non sono ancora stati stimati. «Abito qui vicino - ha raccontato un anziano -, ogni volta che passavo, nelle ultime settimane, mi chiedevo quando sarebbe caduto il tetto: ce lo aspettavamo, da giorni si era curvato su se stesso». Ma non si esclude che le forti piogge di questi giorni abbiano provocato qualche infiltrazione e il successivo collasso della struttura.


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