L’esplosivo fa «cilecca», il bancomat è salvo

di Simona Duci
Il tentativo di forzare il bancomat del Credito Valtellinese è avvenuto poco dopo le due della notte scorsaLa filiale dell’istituto di credito apre in via Zanardelli a PalazzoloUna pattuglia dei carabinieri ha raggiunto subito la banca
Il tentativo di forzare il bancomat del Credito Valtellinese è avvenuto poco dopo le due della notte scorsaLa filiale dell’istituto di credito apre in via Zanardelli a PalazzoloUna pattuglia dei carabinieri ha raggiunto subito la banca
Il tentativo di forzare il bancomat del Credito Valtellinese è avvenuto poco dopo le due della notte scorsaLa filiale dell’istituto di credito apre in via Zanardelli a PalazzoloUna pattuglia dei carabinieri ha raggiunto subito la banca
Il tentativo di forzare il bancomat del Credito Valtellinese è avvenuto poco dopo le due della notte scorsaLa filiale dell’istituto di credito apre in via Zanardelli a PalazzoloUna pattuglia dei carabinieri ha raggiunto subito la banca

La banda del bancomat batte in ritirata, lasciandosi alle spalle la polvere da sparo per far esplodere lo sportello e arraffare il denaro. È accaduto la notte scorsa a Palazzolo, all’agenzia del Credito Valtellinese. L’allarme scattato in piena notte ha allertato i carabinieri che hanno raggiunto l’istituto in pochi minuti. Ed è proprio la rapidità dell’intervento che ha spiazzato i ladri, forse un gruppetto di quattro persone, tre in azione e un quarto di palo, che se la sono data a gambe levate. E nel fuggi fuggi l’armamentario per l’assalto è rimasto sul terreno, a ridosso del bancomat. Tanto che i carabinieri hanno dovuto isolare l’edificio e chiamare gli artificieri da Milano per portar via l’esplosivo. La banda è entrata in azione alle 2,20 in via Zanardelli, ma qualcosa non ha funzionato al meglio, è suonato l’allarme nella sede di un istituto privato di vigilanza e i carabinieri di Palazzolo che si trovavano non molto distanti, impegnati in un servizio di perlustrazione del territorio, sono giunti subito. È la vista dei lampeggianti che ha spaventato i ladri; velocemente sono saliti a bordo dell’auto ferma nelle vicinanze e si sono ad allontanati appena in tempo per non essere visti e inseguiti. I militari hanno trovato sul posto una bombola di acetilene collegata con un dispositivo elettrico al bancomat della banca che doveva far esplodere la carica di polvere da sparo. Un modus operandi abbastanza consolidato, commentano le forze dell’ordine; per i rilievi sono stati fatti intervenire i carabinieri della «Sezioni investigazioni scientifiche» di Brescia. ALLE 3,30 sono arrivati sul posto anche il sindaco Gabriele Zanni e il dipendente comunale Franco Piantoni. «Abbiamo aiutato a transennare la strada in attesa degli artificieri - ha poi raccontato il primo cittadino - mentre l’agente Marco Sirano della Polizia locale è stato messo a disposizione per la ricerca incrociata delle immagini della videosorveglianza ai varchi, nella speranza di poter ricostruire il percorso dell’auto dei ladri». L’orario quantomeno non ha creato disagi nella zona; un po’ più preoccupata la famiglia residente sopra l’istituto di credito che è stata fatta evacuare per motivi di sicurezza fino all’alba, il tempo necessario agli artificieri per escludere ogni pericolo. L’intervento di bonifica si è concluso alle 6,45: una volta sganciato il «pacco esplosivo» dal bancomat, gli artificieri si sono diretti alla Cava Rossi di Capriolo per farlo brillare. Le indagini delle forze dell’ordine confidano nelle informazioni che potrebbero giungere dalle telecamere o da qualche traccia lasciata dai malviventi nella repentina fuga che li ha costretti a rinunciare al colpo. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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