La pizzeria si «mangia» una fetta del parco Garelli ed esplode la polemica

di ALESSANDRO ROMELE
Un pezzo di parco è stato concesso in uso come dehor a una pizzeria
Un pezzo di parco è stato concesso in uso come dehor a una pizzeria
Un pezzo di parco è stato concesso in uso come dehor a una pizzeria
Un pezzo di parco è stato concesso in uso come dehor a una pizzeria

«La nostra comunità è stata espropriata del parco Garelli?». Se lo chiede polemicamente il gruppo di minoranza Progetto Iseo, dopo aver visto spuntare nell’area verde con vista sul lago i tavoli della pizzeria San Martino. Il permesso di allargare il plateatico, ovviamente, è stato concesso dall'esecutivo nel solco del nuovo regolamento comunale che consente agli esercizi di ampliare il proprio dehors per rispettare il distanziamento sociale. La soluzione colma i problemi di spazio della pizzeria del porto Gabriele Rosa che senza l’«aiutino» non avrebbe potuto riprendere l’attività. «Si tratta – scrive però Progetto Iseo – di un'inaccettabile provocazione. Il fine è giusto, ma l'applicazione totalmente ingiusta. Quali regole sono state studiate per evitare disuguaglianze di trattamento tra gli operatori? Altri luoghi pubblici diventeranno un ristorante all’aperto? È legittimo tutto questo?». Per le minoranze i tavolini vanno immediatamente rimossi. «LA RICHIESTA del ristorante era legittima e l’abbiamo accolta - replica il sindaco Marco Ghitti -. Il titolare ha tra l’altro in gestione il parco e ne cura la manutenzione. I tavolini non penalizzano la fruibilità del parco». Per Ghitti non si è creato un pericoloso precedente. «Ci riserviamo il diritto ed il dovere di valutare le richieste - spiega il sindaco -. Non autorizzeremo mai, per esempio, di occupare la passeggiata a lago con dei dehors». E sulla questione della fruibilità dei luoghi pubblici si è aperto un nuovo fronte di polemica. I turisti hanno preso d'assalto il parco vicino all’ospedale strappando le strisce bianco rosse posizionate dagli operai comunali per impedire ai bambini di utilizzare i giochi. Lo spazio verde si è riempito di famiglie che hanno utilizzato scivoli e altalene. Le proteste dei residenti non si sono fatte attendere. «Valuteremo la situazione – promette il primo cittadino - per decidere se richiudere lo spazio o aprirlo senza limitazioni».

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