Minacce alla vicina, «battaglia» infinita

di PA.CI.
Minacce: si torna in Tribunale
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Minacce: si torna in Tribunale

Nel 2018 era stato condannato a 6 mesi di reclusione, senza sospensione di pena, per avere minacciato nel 2014 con un coltello la vicina di casa, una donna africana che coi figli abita a Chiari. A distanza di due anni dalla sentenza, che lo condannava anche a risarcire la vittima con 3 mila euro il vicino, un italiano di 77 anni, sarebbe tornato alla carica ricominciando la litania di insulti e minacce. L'ultima denuncia è di un mese fa. Stando a quanto la donna ha denunciato ai carabinieri di Chiari, il 77enne all'inizio di giugno, nel corso dell'ennesimo diverbio, sarebbe arrivato a minacciare di morte la donna, i suoi figli e pure l'ex marito. Nessun epiteto razziale, come aveva denunciato la donna nel 2014, ma tanti insulti urlati dal cortile verso la vicina, in quel momento affacciata alla finestra. Solo l'intervento di una pattuglia della Stradale, (l'equipaggio passando lì vicino aveva sentito le urla provenire dallo spazio condominiale in comune), aveva riportato la calma. Il giorno dopo la donna aveva comunque deciso di segnalare ai carabinieri la nuova violenta sfuriata dell'anziano di cui da tempo sembrerebbe essere diventata il bersaglio preferito. A dimostralo c'è pure l'udienza celebrata ieri davanti al giudice di Pace e che ha riguardato un episodio del gennaio 2016. Allora il 77enne, così hanno ricostruito in Procura a Brescia, aveva affrontato la vicina urlandole: «Stai attenta che ti ammazzo». Ieri il giudice di Pace, accogliendo la questione di «incompetenza per materia» sollevata dal difensore della donna (minacce di questo tipo non possono essere giudicate dal giudice di Pace), ha restituito tutti gli atti alla Procura di Brescia (titolare del fascicolo è il pm Francesco Carlo Milanesi) affinché sia fissate nelle prossime settimane una nuova udienza, questa volta davanti al tribunale. •

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