San Filastrio è sotto i ferri È tutta colpa dei piccioni

di F.SCO.
Le impalcature sulla facciata
Le impalcature sulla facciata
Le impalcature sulla facciata
Le impalcature sulla facciata

Impalcature issate a Provezze, dove l’antica chiesa risalente al XVIII secolo e dedicata a San Filastrio è interessata da un’opera di maquillage resa necessaria dall’imperversare di centinaia di colombi che e lordano con i loro escrementi la sommità del luogo di culto, col rischio che col tempo si danneggino i materiali di costruzione. Il piano d’opera prevede, in primis, la pulitura delle nicchie e delle statue che risalgono al 1887 raffiguranti nell’ordine inferiore san Giuseppe con Gesù bambino, sant’Anna con Maria vergine bambina; nell’ ordine superiore san Filastrio e san Apollonio vescovi di Brescia. Opere d’arte realizzate dallo scultore Giuseppe Bianchi. Altro intervento in scaletta è la pulitura del guano lasciato dalle centinaia di piccioni che infestano la sommità della chiesa che il tempo e i piccioni hanno appannato. Del resto la sostanza dal Ph acido insito nelle feci dei volatili, aggredisce e corrode materiali come pietra, ferro e legno accelerandone notevolmente il degrado; inoltre si accumula sia sui tetti che nei campanili, intasando canali di gronda e pluviali, impedendo lo scolo delle acque con conseguenti danni agli edifici. Dopo la rimozione degli escrementi di questi volatili belli a vedere, ma dannosi per la chiesa, è prevista anche la posa di dissuasori meccanici a riccio, costituiti da punte di varia forma e numero, che tolgono ai piccioni punti di appoggio tipici come capitelli, travi, cornicioni. I lavori, i cui costi si aggirano su alcune in alcune migliaia di euro, dovrebbero proseguire per una quindicina di giorni. •

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