Si è arreso alle gravi ferite il 64enne di origini indiane che il 26 gennaio era rimasto coinvolto in un incidente con il motorino sulla via Francesca a Cologne. Ricoverato all’Ospedale Civile di Brescia, l’immigrato era apparso subito in gravi condizioni. I soccorritori lo avevano quasi perso, ma grazie ad una prodigiosa manovra lo avevano rianimato sul posto. Purtroppo la fitta nebbia aveva impedito l’arrivo sul posto dell’elicottero, costretto a rientrare alla base dalla scarsa visibilità. E proprio la nebbia era stata con ogni probabilità all’origine dello scontro tra una Fiat Panda guidata da una 30enne di Chiari e la vittima, residente a Telgate, che a bordo del suo scooter aveva un compaesano con il quale stava raggiungendo il posto di lavoro; l’amico è rimasto fortunatamente illeso. L’incidente era avvenuto alle 7.15 del mattino, sul posto erano state inviate due ambulanze, da Palazzolo e da Sarnico, un auto medica, la Polizia locale del Montorfano, (Intervenuti per i rilievi del caso) e i vigili del fuoco di Palazzolo per la messa in sicurezza dei mezzi. La Panda si era arrestata sul ciglio del canale che corre tra il campo e la carreggiata di via Francesca, lo scooter a terra, fortemente danneggiato, questa la scena che si era presentata agli occhi dei soccorritori. Un tragico frontale, secondo la ricostruzione, che purtroppo ha condotto alla morte l’immigrato. Ora per l’automobilista clarense, a cui era stata già ritirata la patente, la posizione si fa più pesante: non si tratta più di una segnalazione alla Procura della Repubblica per lesioni stradali gravissime, ma per omicidio stradale. Sul caso è aperto, come atto dovuto dalla Procura, un fascicolo. Anche l’auto sequestrata il giorno dell’incidente è rimasta a disposizione della magistratura.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA