«Strada killer»: via Roma a Iseo torna a fare paura, novembre 2020

di Alessandro Romele
Un rettilineo che induce fatalmente a premere sull’acceleratoreIn origine una Provinciale, è diventata comunale dopo la nuova 510Via Roma a Iseo: due mortali in due anni e un senso di insicurezza
Un rettilineo che induce fatalmente a premere sull’acceleratoreIn origine una Provinciale, è diventata comunale dopo la nuova 510Via Roma a Iseo: due mortali in due anni e un senso di insicurezza
Un rettilineo che induce fatalmente a premere sull’acceleratoreIn origine una Provinciale, è diventata comunale dopo la nuova 510Via Roma a Iseo: due mortali in due anni e un senso di insicurezza
Un rettilineo che induce fatalmente a premere sull’acceleratoreIn origine una Provinciale, è diventata comunale dopo la nuova 510Via Roma a Iseo: due mortali in due anni e un senso di insicurezza

Due vittime in due anni, oltre a numerosi incidenti più o meno gravi: via Roma a Iseo, in modo particolare il tratto che collega l'area del supermercato Italmark a quella del locale Mama's Pizza, è oggi più che mai tragicamente sotto i riflettori dopo il mortale investimento, l’altra sera, della sfortunata 90enne Maria Stefini. Una strada pericolosa, dicono in molti, non adeguata al traffico cittadino, su cui spesso si tende a schiacciare il pedale dell'acceleratore.ù Via Roma è considerata comunale, da quando, anni fa, fu inaugurata la Provinciale 510 che passa alle spalle del capoluogo: da allora, in carico all'Amministrazione comunale, ha visto in realtà numerosi interventi per aumentarne la sicurezza. Interventi che però, non hanno risolto il problema. «Le auto, spesso, raggiungono velocità molto elevate - spiega Federico Moratti: suo padre, Bruno Moratti, fu travolto e ucciso il primo dicembre di due anni fa sulle strisce pedonali di fronte alla sua abitazione –: serve un sistema che possa rallentarle. Dossi limitatori, o meglio, un semaforo “intelligente” che una volta superata una soglia di velocità, le fermi». Un semaforo a chiamata invece, secondo Moratti, non sarebbe utile alla causa: «Se nessuno pigia il pulsante il problema non si risolve». «L'ILLUMINAZIONE – dice un anziano che vive a pochi metri dal luogo dell'incidente capitato a Maria Stefini – è scarsa, limita la visibilità, in particolare la sera». «I passaggi pedonali ci sono - obietta un amico -: serve utilizzarli. Ma ad esempio, il sottopassaggio si riempie di acqua a ogni temporale, e le strisce sono poco visibili». «Serve buonsenso – tiene a dichiarare un passante – ma soprattutto serve attenzione da parte di chi guida. Le distrazioni, anche se piccole, possono essere fatali, e comportare conseguenza gravissime, da cui poi non si può più tornare indietro». Sono in molti a chiedere un intervento da parte della Politica locale: l'amministrazione coordinata dal primo cittadino Marco Ghitti ha inserito a bilancio investimenti per la messa in sicurezza del manto stradale – lavori partiti poichi giorni fa - e per l'installazione di un impianto semaforico. Nel prossimo Consiglio comunale, quello su Via Roma, sarà uno dei punti all'ordine del giorno. «Come Progetto Iseo – spiega Pieranna Faita, capogruppo dell'opposizione – intendiamo portare al tavolo della discussione questo tema. Secondo noi, dopo l'ennesimo fatto di cronaca, questa situazione non è più rimandabile. Servono soluzioni». •

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