Strade «martoriate» dalla pioggia tropicale Guglielmo chiuso alle auto

di G.Z.
Strada chiusa alle auto fino al rifugio Almici sul Gölem
Strada chiusa alle auto fino al rifugio Almici sul Gölem
Strada chiusa alle auto fino al rifugio Almici sul Gölem
Strada chiusa alle auto fino al rifugio Almici sul Gölem

In vetta al monte Gölem ci si va solo a piedi. La sterrata che porta alla cima non è percorribile neppure da jeep o da fuoristrada. Gli intensi acquazzoni che si sono scatenati martedì e mercoledì scorsi sull’intero territorio di Zone hanno provocato notevoli danni sia al patrimonio boschivo che alla viabilità di montagna. IMMEDIATA l’ordinanza del sindaco Marco Zatti che ha disposto la totale chiusura al transito di tutti i veicoli del tratto di strada che dalla località Malpensata sale sino al rifugio Almici e poi scende alla malga Palmarusso di Sopra. Guasti si lamentano pure lungo le sterrate che conducono a Bombolone e alle malghe Agolo e Aguina, ma sono di minor entità. «A memoria d’uomo non si ricorda un’ondata di maltempo così devastante: i rivoli della pioggia hanno scavato solchi e avvallamenti profondi anche mezzo metro - racconta il sindaco Zatti -. L’azione erosiva ha colpito più duramente, rendendolo assolutamente impraticabile, il tratto compreso tra la malga Guglielmo di Sotto e la malga Guglielmo di Sopra. Da oggi (ieri per chi legge, ndr) sono cominciati i lavori di messa in sicurezza del fondo stradale. Mi auguro che, se non si scatenano altri violenti temporali, ovvio, si faccia in tempo a riaprire la strada per Ferragosto». L’incarico a intervenire con ruspe e benne è stato affidato a un’impresa di Sulzano. Oltre che tappare buche e riempire fenditure, gli operai impegnati nei lavori di ripristino dovranno pure ripulire per bene le canalette trasversali che drenano l’acqua verso i bordi della strada. Nel frattempo, sono stati sospesi tutti i permessi che il Comune solitamente rilascia per il trasporto in cima al Gölem di disabili e cardiopatici. «In passato succedeva talvolta che la pioggia accumulasse depositi di ghiaia nei punti più esposti alle intemperie, ma non ha mai provocato danni così gravi - aggiunge il primo cittadino di Zone -. Il guaio è che siamo sotto Ferragosto, il periodo in cui sulla groppa del Gölem c’è gran movimento». Le malghe Guglielmo di Sopra e di Sotto stanno ospitando, come sempre d’estate, centinaio di capi di bestiame che si godono l’alpeggio. Il rifugio Almici e la sottostante malga Palmarusso di Sotto, chiamata «la malga della Carità», gestita dai volontari dell’Operazione Mato Grosso, sono mèta di sciami di appassionati di trekking e mountain bike. Proprio in considerazione del cresciuto interesse degli escursionisti per il Gölem, lo scorso anno il sindaco Zatti aveva fatto fresare la roccia sul fondo della strada in questione in modo da ottenere un piano di calpestio stabile e duraturo. Chi poteva sospettare, allora, che i cambiamenti climatici avrebbero assunto una forza e una velocità così travolgenti?

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