Una passeggiata a pelo d’acqua La «svolta» al parco dei taxodi

di Simona Duci
Dal progetto le tavole che illustrano le nuove strutture previsteGli aironi cenerini: una presenza preziosa ma delicata nel parco
Dal progetto le tavole che illustrano le nuove strutture previsteGli aironi cenerini: una presenza preziosa ma delicata nel parco
Dal progetto le tavole che illustrano le nuove strutture previsteGli aironi cenerini: una presenza preziosa ma delicata nel parco
Dal progetto le tavole che illustrano le nuove strutture previsteGli aironi cenerini: una presenza preziosa ma delicata nel parco

La passerella sospesa sull’acqua, era in... sospeso da tempo a Paratico. Il via libera dalla conferenza di servizi è arrivata solo due giorni fa, coronando il sogno dell’amministrazione comunale. Quattro i chilometri di percorso pedonale che a filo d’acqua si allungherà a poco più di un metro dalla riva, creando un collegamento con il Parco delle erbe danzanti, e con la camminata di Clusane. La passerella fa parte di una serie di opere pubbliche presentate dall’Autorità di bacino alla Regione, nel piano 2018-2020. Quello di cui fa parte il percorso turistico al parco Taxodi, aveva previsto un finanziamento regionale di 400 mila euro. Le passerelle verranno realizzate lungo la sponda del parco. Si tratta di una serie di attraversamenti pedonali, rialzati, che ricalcando il periplo, come viene descritto nel piano, porranno «grande attenzione e rispetto al particolare contesto naturalistico». In primavera spiega il sindaco «verranno realizzati i 350 metri ai taxodi. Per il resto ci vorrà più tempo per ottenere tutti i permessi. La passerella dovrebbe passare davanti alla villa Madruzza un attracco: i privati non hanno dato il permesso. Quindi sarà bisogno di una modifica tecnica. L’intento secondo gli addetti ai lavori, è quello «di andare a riqualificare un’area da tempo abbandonata, per metterla a disposizione dei cittadini, ed ammirare le bellezze della natura incontaminata», ma oramai persa, secondo le associazioni ambientaliste che proprio all’inaugurazione del progetto due anni fa, avevano storto il naso, protestando per mesi, a causa dell’impatto che queste passerelle avrebbero significato. Soprattutto per la presenza di una grande garzaia di aironi cenerini, che avevano nel tempo popolato gli alberi del parco, incentivati nella nidificazione, dall’isolamento. «Un contesto naturale, dove il Piano non teneva minimamente conto della presenza nel sito della terza garzaia del Bresciano in ordine di importanza e neppure agli obblighi previsti dalla Convenzione di Berna, attacca Lorenzo Poli del gruppo giovani ambientalisti di Paratico. L’area che nell’ultimo anno ha subito già diversi interventi, non può essere più quindi definita incontaminata, perché resa di facile fruibilità per il turismo. La gestione da un anno inoltre è stata presa in carico dalla Federcaccia, sezione di Paratico che si occupa per lo più di ripulire da erbe infestanti, e mantenere pulito il parco. Tra i ridimensionamenti di questa nuova annata, ci sarà l’utilizzo del capanno didattico all’entrata del parco, finora vuoto. Ma lo sarà ancora per poco «abbiamo deciso di trasferire la Quadrisfera dalla torre Lantieri al parco, dove potrà essere goduta a pieno», ha spiegato il sindaco Giambattista Ministrini. •

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