IN VALCAMONICA Alla continuità si oppongono il centrodestra unito, un candidato residente altrove e smarcato dai partiti e un gruppo entrato in scena da poche ore

A Darfo si guarda già al ballottaggio

di Claudia Venturelli

Sulle elezioni della città della Valle Camonica sono puntati gli occhi di tutti. Non solo di Darfo, ma dell’intero territorio che direttamente e indirettamente si fonda anche sugli equilibri che nasceranno con la nuova amministrazione. Sarà sicuramente una sfida ardua bissare il risultato storico che cinque anni fa portò Ezio Mondini a vincere le elezioni al primo turno per il suo secondo mandato. Il sindaco uscente di Darfo Boario Terme raccolse il 51% delle preferenze lasciando a bocca asciutta gli sfidanti, Gian Paolo Rossi (30,85%) e Fabio Bianchi (18,5%). «Un mezzo miracolo» fu definito allora, che potrebbe non riuscire a nessuno dei quattro in corsa alle amministrative di domenica e quindi si aprirebbe l’incognita del turno di ballottaggio di domenica 26 giugno tra i due candidati più votati e la nascita di apparentamenti che potrebbero rivelarsi decisivi per la vittoria finale. Un pensiero lungo, che non distoglie però l’attenzione sul qui e ora. A poche ore dall’apertura delle urne si moltiplicano le ultime iniziative per convincere gli indecisi, tra promesse che resteranno tali e tentativi di cambiare la città. Quattro i candidati in corsa a Darfo: con Paola Abondio, dirigente scolastica, che pur avendo rinnovato parte della squadra è l’espressione della continuità con l’amministrazione uscente, ci sono Francesca Benedetti, negli ultimi cinque anni nei banchi della minoranza cittadina, supportata da due liste, una di Fratelli d’Italia e una espressione di Lega, Forza Italia e due civiche (Insieme per Darfo Boario Terme e Per un nuovo futuro), Dario Colossi, imprenditore per dieci anni sindaco del vicino comune di Rogno, che dall’inizio si è tolto qualsiasi appartenenza politica e Walter Bianchi, dimessosi dalla minoranza di Berzo Inferiore, per Vallecamonica Provincia Basta Tasse - Liberali. Se i primi tre corrono da quando a Darfo si parla di elezioni, l’ultima è rimasta una chiacchiera da bar fino a pochi giorni prima del deposito ufficiale delle liste all’ufficio elettorale del comune. Il clima nella cittadina, nonostante i tanti interessi che muove, non è mai stato teso e la speranza è che si protragga fino al risultato. Intanto tutti i minuti sono buoni per convincere l’elettorato della bontà della propria candidatura. Saranno poi le urne ad avere l’ultima parola, con tutta probabilità il nuovo sindaco della cittadina della Vallecamonica uscirà dal ballottaggio in programma il 26 giugno. Domani la prova del nove, dalle 7 alle 23, sedici ore per scegliere chi saranno i futuri amministratori di Darfo, quattro nomi in corsa, un poker di candidati per una partita tutta da scoprire.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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