Acqua torbida e
smottamenti. Con la
pioggia torna la paura

di Giuliano Ganassi
Al lavoro sul muro di Angolo minacciato da una frana
Al lavoro sul muro di Angolo minacciato da una frana
Al lavoro sul muro di Angolo minacciato da una frana
Al lavoro sul muro di Angolo minacciato da una frana

Non è stata una domenica tranquilla per Angolo Terme: la pioggia intensa ha fatto ripartire l’allarme dissesto, e qualche problema (serio) si è subito presentato. Tutto è iniziato nel pomeriggio, quando alcune famiglie hanno segnalato la presenza di terra nell’acqua dei rubinetti. Il Comune ha subito messo in moto l’azienda che si occupa dell’acquedotto, e ha avvisato la popolazione raccomandando di bollire l’acqua prima di usarla per scopi alimentari. Il problema è rientrato nella giornata di ieri, con le rassicurazioni sulla potabilità. Sempre domenica, però, ma nella tarda serata, si sono verificati problemi alla circolazione nella frazione Terzano: colpa di una profonda crepa che si è aperta nel giardino di un’abitazione in via Lorenzetti. Se n’è accorto il proprietario della casa, allarmato per l’improvvisa interruzione dell’erogazione del metano. Uscito in giardino ha notato la scivolamento a valle del prato che ha provocato la rottura del tubo del gas, e ha lanciato l’allarme. SONO intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri e i volontari della protezione civile, e su indicazione dei primi il sindaco ha emesso un’ordinanza urgente a salvaguardia dell’incolumità pubblica chiudendo al transito veicolare e pedonale un tratto della strada di collegamento tra il capoluogo e la frazione. In attesa della sistemazione del problema geologico sono state immediatamente sgomberate anche tre abitazioni e sette famiglie, per un totale di una quindicina di persone che sono state costrette a cercare una sistemazione per la notte. La stessa notte in cui i volontari della protezione civile hanno sorvegliato la zona impedendo il passaggio degli autoveicoli. Il sopralluogo di ieri ha misurato in poche ore un abbassamento di oltre 40 centimetri della frana e quindi l’ordinanza è stata confermata e le famiglie sfollate non sono state autorizzate a rientrare per altre 24 ore: il tempo necessario al proprietario del giardino per incaricare un’impresa e iniziare risanare il muro. •

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