LA SCELTA

A Gianico agricoltura di ritorno. Nella piana che rinasce arrivano viti a migliaia

di Domenico Benzoni
Il nuovo aspetto  della piana di Gianico, tornata a ospitare i vigneti ma anche gli ulivi
Il nuovo aspetto della piana di Gianico, tornata a ospitare i vigneti ma anche gli ulivi
Il nuovo aspetto  della piana di Gianico, tornata a ospitare i vigneti ma anche gli ulivi
Il nuovo aspetto della piana di Gianico, tornata a ospitare i vigneti ma anche gli ulivi

Già nel Settecento il territorio di Gianico era ricco di vigneti, al punto che la Vicinia decideva i giorni della vendemmia per ovviare ai «tanti latrocini delle uve già mature». Le vigne sono rimaste sulla scena fin verso la fine degli anni Novanta, poi è iniziato il declino. Col trascorre degli anni le nuove generazioni le «gambe de idur» le hanno sradicate quasi tutte. Nella piana di fondovalle ne sono state eliminate tantissime, ma ora sembra che stia rinascendo la voglia di tornare all’antica coltivazione. Di certo anche a seguito della valorizzazione dell’enogastronomia e del nuovo peso del mercato vinicolo. Non più però il classico «Clinto», la «nostrana o l’americana», ma vitigni selezionati per una rinascita anche qualitativa. E insieme alla vite si assiste a una parallela valorizzazione dell’olivo. (...)

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