Alpinismo, la stagione è iniziata malissimo

di Lino Febbrari
Per recuperare il corpo è stata mobilitata l’eliambulanzaLa sede della centrale operativa di Edolo del Soccorso alpino e speleologicoL’area ad alta quota in cui è avvenuto l’incidente alpinistico
Per recuperare il corpo è stata mobilitata l’eliambulanzaLa sede della centrale operativa di Edolo del Soccorso alpino e speleologicoL’area ad alta quota in cui è avvenuto l’incidente alpinistico
Per recuperare il corpo è stata mobilitata l’eliambulanzaLa sede della centrale operativa di Edolo del Soccorso alpino e speleologicoL’area ad alta quota in cui è avvenuto l’incidente alpinistico
Per recuperare il corpo è stata mobilitata l’eliambulanzaLa sede della centrale operativa di Edolo del Soccorso alpino e speleologicoL’area ad alta quota in cui è avvenuto l’incidente alpinistico

Stava camminando sulla cresta in compagnia di quattro amici, e all’improvviso l’emozione per il panorama si è trasformata in terrore: il masso a cui si è appoggiato per superare un passaggio impegnativo si è mosso ed è precipitato a valle trascinandolo con sé per oltre duecento metri fin sul fondo di un crepaccio. È la ricostruzione fatta dai militari del Sagf (il Soccorso alpino della guardia di finanza) e dai carabinieri di Edolo, che hanno sentito per un paio d’ore a verbale i quattro accompagnatori dello sfortunato alpinista: un dettagliato racconto della disgrazia accaduta ieri mattina poco dopo le 11 nella zona abbastanza impervia dei Corni di Premassone, a circa 2.930 metri di quota. UN DRAMMA che ha spezzato la vita di Saverio Ghilardi, un bergamasco classe 1994 residente a Romano di Lombardia. I cinque giovani appassionati, due dei quali bresciani, bene attrezzati, esperti alpinisti e abituali frequentatori del massiccio montuoso del Baitone Adamello, in mattinata hanno risalito la conca del Baitone alle spalle del rifugio Tonolini e hanno raggiunto la cima dei Corni dalla quale, percorrendo un sentiero in discesa non troppo impegnativo, si può accedere alla diga del Pantano d’Avio oppure, con un tragitto in salita più faticoso, arrivare alla non lontana vetta della Plem, lo splendido triangolo di granito che si staglia a fianco dell’Adamello. Purtroppo, quando sono arrivati i soccorritori imbarcati sull’elicottero del 118 di Bergamo, per il ragazzo bergamasco non c’era più nulla da fare. Il medico non ha potuto far altro che certificarne il decesso, quasi certamente avvenuto sul colpo, dovuto ai numerosi e gravi traumi riportati nel pauroso volo. La salma del 26enne è stata recuperata col verricello dallo stesso elicottero, e trasportata al Centro operativo del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico di Edolo. Sempre il velivolo ha poi riportato a valle gli altri alpinisti sotto shock. «COME SEMPRE siamo stati allertati dalla Soreu Alpina - racconta Paolo Perlotti, capo del nucleo edolese del Cnsas - e dopo la segnalazione dell’incidente ci siamo immediatamente attivati insieme ai colleghi del Sagf della finanza, pronti per supportare l’equipe dell’elisoccorso. Per qualche minuto si è anche concretizzata l’ipotesi che dovessimo intervenire da terra per effettuare il recupero del corpo, perché in quota c’era un fitto banco di nebbia. Che fortunatamente si è quasi subito dissolto, consentendo al velivolo di terminare l’operazione senza il nostro aiuto». Lo scorso 26 maggio, più o meno a due chilometri dal punto in cui ieri è precipitato il giovane bergamasco, precisamente sulla Roccia Baitone, aveva perso la vita il 60enne di Vezza d’Oglio Germano Occhi: era scivolato per cinquecento metri in un canalone mentre con un amico stava effettuando un’escursione scialpinistica. «La stagione non è certamente iniziata nel migliore dei modi - commenta amaramente Perlotti -. Il nostro desiderio è che la gente frequenti la montagna, ma come recita un nostro slogan che ci vada con i piedi e con la testa; non ci stancheremo mai di ripeterlo». «Ovviamente - conclude - non c’è nessun riferimento al caso di oggi, causato da una fatalità. Resta il fatto che in un mese abbiamo dovuto recuperare due salme». •

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