Archivio storico, cambia tutto E il Municipio diventa galleria

di Giuliano Ganassi
Angolo  Una suggestiva vista notturna e colorata del palazzo che ospita il Comune
Angolo Una suggestiva vista notturna e colorata del palazzo che ospita il Comune
Angolo  Una suggestiva vista notturna e colorata del palazzo che ospita il Comune
Angolo Una suggestiva vista notturna e colorata del palazzo che ospita il Comune

Nell’arco di tre mesi, gli amministratori comunali di Angolo Terme sono passati dalla delusione alla soddisfazione, e sempre per il progetto di sistemazione dell’archivio storico comunale, che si era piazzato al sedicesimo posto nella graduatoria del bando della Regione. Un’ottima posizione contando che erano state 220 le richieste presentate. Peccato che poi la quota del finanziamento si sia esaurita con i primi 15 progetti della graduatoria. A pochi mesi dalla chiusura del bando, però, con l’assestamento di bilancio la Regione ha trovato le risorse per finanziare anche l’intervento di Angolo: un progetto da 350mila euro sostenuto da Palazzo Lombardia con 294mila. Attualmente i documenti sono sparsi in tre differenti locali: due nell’ex palazzo comunale, dove i più antichi non sono conservati in modo sicuro, e uno nell’ampio sottotetto dell’attuale municipio, con il rischio di infiltrazioni dalla copertura. L’idea dell’ente locale è quella di raccogliere tutti i documenti nell’ex palestra al piano terra del palazzo comunale oggi usata come deposito. L’intervento permetterà anche di recuperare tutto il piano terra dell’ex scuola elementare diventata, dal 2014, la sede del Comune. L’edificio è stato realizzato all’inizio degli anni ’30 dall’ingegner Oreste Buffoli, un progettista bresciano molto attivo in quegli anni. Fra le sue opere rimangono a Brescia il quartiere XXI Aprile (1925-1926), il palazzo della Cassa nazionale infortuni (in via Porcellaga) (1930-1931) e il riadattamento di palazzo Martinengo di piazza Mercato. Il piano definitivo presentato da Buffoli prevedeva una spesa di 335mila lire più 11.800 per gli arredi. L’amministrazione comunale di allora intitolo l’edificio, impiegato anche come colonia estiva, a Romolo Galassi, ex podestà del paese morto in Etiopia nella battaglia del Tembien del 1936. La scuola è stata completamente ristrutturata nel 1987 per poi diventare nel 2014 il nuovo palazzo comunale. L’intervento per la sistemazione dell’archivio è quindi anche un’opportunità per valorizzare l’edificio storico, e prevede anche il recupero dello spazio usato in passato per immagazzinare legna e carbone che venivano bruciati nelle stufe delle aule scolastiche. La legnaia ricavata scavando nella roccia diventerà un suggestivo spazio espositivo.•.

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