Artogne, niente sprechi La sala polifunzionale abolisce gli «spifferi»

di Domenico Benzoni
L’esterno  della sala polifunzionale di Artogne che sta per essere restaurata
L’esterno della sala polifunzionale di Artogne che sta per essere restaurata
L’esterno  della sala polifunzionale di Artogne che sta per essere restaurata
L’esterno della sala polifunzionale di Artogne che sta per essere restaurata

Dire che è nata male forse è eccessivo, ma di certo la sala polifunzionale di Artogne, in via IV Novembre non sembra essere stata una realizzazione troppo azzeccata. A partire naturalmente dalla progettazione. Da capannone dismesso utilizzato come bocciofila qual era, questo contenitore era stato acquistato dal Comune per far fronte alla necessità di una sala adeguata e capiente da destinare a manifestazioni pubbliche al coperto. Redatto il primo progetto di recupero, l’idea di sfruttarne l’interrato come magazzino comunale si era dovuta confrontare con la presenza di numerosi pilastri. Ben fruibile invece il piano superiore, con il tetto a vista caratterizzato da piacevoli capriate di legno, grazie al quale l’immobile ha svolto finora la sua funzione. Da qualche anno però, questo edificio riuscito a metà manifesta i segni del tempo, soprattutto nella parte in legno esterna. In particolare le specchiature della facciata, quelle laterali, e al di làdelle questioni estetiche soprattutto i serramenti sono in condizioni di degrado, e il tutto è inadeguato a un contenimento dei consumi che in questo momento non è solo un dovere nel confronti dell’ambiente, ma una necessità assoluta per tutti, enti locali compresi, vista l’impennata dei prezzi dei combustibili. È per questo che l’amministrazione comunale ha avviato la progettazione per la sostituzione degli infissi: la giunta che ha approvato il progetto esecutivo nella seconda metà di agosto. A sostenere la spesa prevista di 50mila euro sarà un contributo legato al Pnrr sulle annualità 2021-2024. A opere di manutenzione concluse, la sala polifunzionale potrà almeno vantare un migliore standard energetico, contribuendo così alla riduzione delle spese di gestione. Per quanto riguarda l’utilizzo, lo scorso aprile è stato predisposto un regolamento, che prevede una tariffa di 20 euro per il periodo estivo e di 50 per quello invernale a copertura dei costi di gestione; dal pagamento sono esclusi gli enti e le associazioni del paese e le manifestazioni con fini benefici. Le entrate legate all’utilizzo sono comunque destinate agli interventi di adeguamento della struttura.•.

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