«Assestamenti» negli enti Il Pd fa sentire la sua voce

di L.RAN.

Dopo la recentissima nomina del nuovo portavoce, quel Pier Luigi Mottinelli che obiettivamente di nuovo ha solo questo incarico, trattandosi di un politico di lungo corso, il Partito democratico della Valcamonica ha trovato una prima occasione per cercare di concretizzare i propositi di rilancio. È rappresentata dall’ormai prossimo e necessario assestamento degli assetti comprensoriali per effetto della scomparsa di Sandro Farisoglio e del ritorno in sella di Alessandro Bonomelli, guardando al quale il Pd rivendica e ripropone la propria presenza all’interno del Gruppo Civico di maggioranza e pure nell’ambito del direttivo dell’ente maggiore, la Comunità montana. Insieme al «triumvirato» che lui stesso ha voluto, formato da Viviana Apolone, Mattia Peluchetti ed Ezio Mondini (in molti avrebbero visto bene quest’ultimo alla presidenza della Comunità prima della quasi unanimità espressa sul nome di Bonomelli) Mottinelli ha stilato «un decalogo degli impegni per gli amministratori dei comuni e degli enti comprensoriali che chiediamo di sottoscrivere». I temi? Quelli sul tavolo da sempre e che fin qui hanno trovato più indicazioni che soluzioni: dal rinnovo delle concessioni idroelettriche all’autonomia idrica; dalla sanità al lavoro, passando per le politiche sociali, la biodiversità, la mobilità sostenibile. Il Pd della valle vuole concorrere nelle scelte del Gruppo Civico (che oggi vede il monopolio di Italia viva) «potendo contare su sindaci delegati in Comunità e Bim», e Mottinelli ritiene che le proposte del suo partito contenute nel decalogo «siano da mettere a disposizione dell’intero centrosinistra e delle esperienze civiche di area. La segreteria - conclude - si riserva di esprimere le proprie opinioni sulle scelte comprensoriali rispetto alle azioni che verranno intraprese in coerenza agli impegni programmatici». •

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