Ato camuno: sì condizionato

Il cantiere  aperto lo scorso anno per il collettamento fognario
Il cantiere aperto lo scorso anno per il collettamento fognario
Il cantiere  aperto lo scorso anno per il collettamento fognario
Il cantiere aperto lo scorso anno per il collettamento fognario

Potremmo definirla una adesione di principio ma con un’ampia riserva quella data dal consiglio comunale di Angolo Terme al progetto del nuovo Ambito territoriale camuno per la gestione del servizio idrico integrato. L’assemblea ha in effetti approvato all’unanimità la delibera che affida alla Comunità montana il compito di dare forma a questo progetto presentandolo poi alla Regione Lombardia per l’approvazione definitiva. Ma c’è un ma. Nel 1995, il Comune di Angolo è entrato a far parte della società Cogeme (è una delle tre amministrazioni comunali camune insieme a Pisogne e Piancamuno ancora oggi socie della spa) per la gestione del servizio idrico, ed è poi passato nell’Ambito territoriale bresciano gestito da Acque Bresciane. Come ha sottolineato nel suo intervento in consiglio il capogruppo Pietro Albertinelli, i rapporti con quest’ultima realtà sono ottimi e hanno dato vita negli ultimi anni ad alcuni importanti progetti. Nel corso del 2021, il gestore ha completato il collettamento del terminale fognario di Angolo agganciandolo alla rete fognaria di Darfo Boario. Con un armamento idraulico, le acque di scarico delle fognature che finivano direttamente nel torrente Dezzo sono state raccolte, e i reflui pompati nelle vasche e da qui inviati nella rete darfense per poi finire alla depurazione conclusiva dell’impianto di Costa Volpino. L’intervento è stato reso necessario per evitare la procedura d’infrazione avviata dall’Unione europea contro il Comunee per la mancata depurazione. Nel luglio scorso, inoltre, Acque Bresciane ha dato il via anche a un intervento nel centro storico del paese: un lavoro di ammodernamento della rete idrica e delle fognature propedeutico al progetto (approvato e in via di realizzazione) di riqualificazione del borgo promosso dall’amministrazione comunale. Sull’adesione al progetto dell’Ato camuno ci sono diverse posizioni all’interno della maggioranza, e dopo una discussione approfondita è stata presa la decisione di approvare la delibera e appoggiare l’iniziativa della Comunità montana. Una volta certi tutti gli elementi dell’Ato territoriale, l’ente locale valuterà se aderire effettivamente al progetto oppure restare dove si trova. «La nostra valutazione sarà basata semplicemente sugli interessi dei cittadini di Angolo Terme», ha assicurato in capogruppo nella dichiarazione di voto.•. G.Gan.

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