Basta scorrere i punteggi di Tripadvisor per scoprire che questo posto ha una valutazione molto più alta di tanti altri bar più alla moda. Qui varchi la soglia e vieni catapultato in un’altra epoca. Dall’arredamento alla proprietaria, passando dal modo in cui ti accoglie. Pochi convenevoli, ma c’è una cosa che non manca mai, ed è il suo caloroso benvenuto. Perché Franca Rizzieri ti apre le porte del suo bar «Antico», ma in fondo ti accoglie a casa sua. È sempre stato così. «Hanno provato a mandarmi in collegio - racconta - ma si vede che io volevo stare con la mamma. Sono cresciuta qui e ho portato avanti quello che hanno costruito i miei genitori». Solo che oggi questa barista ha 83 anni, e nonostante l’età tutte le mattine, verso le 9, gira la chiave e apre il locale che resta accessibile fino a sera. «Intanto che riesco lo faccio, ma è faticoso - ammette -. Quel giorno che non riuscirò più smetterò di aprire la porta». Qualcuno lo ha definito «una bolla del tempo», ed è un locale semplice nella parte più antica di Bienno, dove il tempo pare essersi fermato. Affacciato sul vaso Re, già premiato dalla Regione, ha arredi originali, il calendario di papa Francesco e una poesia dedicata appesi e una luce forte che lo invade. Niente spritz o brioche fresche. Qui si trova bene chi non ha pretese e si accontenta: «I giovani oggi vogliono bere l’aperitivo in quelle coppe grandi e mangiare tartine. Io qui faccio il pirlo semplice, ci metto una fettina di limone e lo servo». E qui sta il bello: con il suo incedere lento è lei che ti serve quello che ordini al tavolo. La stessa che fa i caffè e i cappucci, lava tutto a mano e prepara cantucci e vin santo («quella è la vera tipicità del mio bar, tanti vengono per quello). Fa tutto lei e qui c’è un via vai continuo di habitué. Gente del posto che ama questo angolo non contaminato dalla modernità. Il bancone è lì da quando il locale è stato aperto. Così tutto quello che trovi guardandoti in giro. Solo la clientela è cambiata, molto rispetto a quando lei, piccola piccola, affiancava i genitori: «Anche i forestieri che vengono durante la mostra mercato poi vengono anche durante l’anno. Vanno al mulino a prendere la farina e poi vengono qui a bere il caffè». Confinato nella prima metà del secolo scorso, il bar Antico in fondo è una stanza dentro l’abitazione della sua proprietaria. «Senti che profumino - dice qualcuno -, ci fermiamo qui a pranzo. Ma io non faccio da mangiare, solo che cucino, magari il sabato sera per la domenica, e il profumo si diffonde anche nel bar». Impossibile scindere le due cose. Anche se Franca ha il desiderio di passare il testimone a qualcuno che possa amare questo posto almeno quanto lo ha amato lei in tutta la sua vita.•.