Breno, il presepe allungato La magìa non ha calendari

Il presepe  «allungato» di Giacomo Taboni
Il presepe «allungato» di Giacomo Taboni
Il presepe  «allungato» di Giacomo Taboni
Il presepe «allungato» di Giacomo Taboni

Per i brenesi e non solo Giacomo Taboni è un apprezzato scultore del legno, ma con dicembre allarga la sua creatività realizzando un presepe sempre diverso e speciale. E anche questa volta lascerà ancora un po’ di tempo alle persone che non hanno ancora avuto l’opportunità di visitarlo. Per il Natale di due anni fa, Taboni aveva scelto di costruire la sua natività vicino allo stadio Tassara, mentre questa volta, utilizzando sempre materiali poveri, lo ha collocato in un posto decisamente «sicuro»: a ridosso della caserma dei carabinieri di via Folgore. Sempre usando lo «scarfoi», la membrana esterna delle pannocchie di mais, e rami d’abete in quantità, con i quali ha rivestito la capanna, lo scultore ha posato dei tronchetti davanti alle statue della sacra famiglia, tutte intagliate da lui intagliate nel legno. L’autore ha poi realizzato accanto una classica rappresentazione con le statuette in gesso. Se per il Natale del 2020 il tema scelto era quello della pandemia, per questo, visitabile fino alla metà del mese, lo scultore ha pensato alla pace, invocata da una scritta in rosso.•. L.Ran.

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