Calo degli abitanti senza fine La montagna non si rialza più

di Luciano Ranzanici
Una panoramica di Sellero, uno dei cinque comuni che danno vita alla Valsaviore  Foto Luca GiarelliA Isola di Cevo è rimasto soltanto un abitante
Una panoramica di Sellero, uno dei cinque comuni che danno vita alla Valsaviore Foto Luca GiarelliA Isola di Cevo è rimasto soltanto un abitante
Una panoramica di Sellero, uno dei cinque comuni che danno vita alla Valsaviore  Foto Luca GiarelliA Isola di Cevo è rimasto soltanto un abitante
Una panoramica di Sellero, uno dei cinque comuni che danno vita alla Valsaviore Foto Luca GiarelliA Isola di Cevo è rimasto soltanto un abitante

Lo scorso anno Lino Balotti effettuò un’ampia ricerca sullo spopolamento e sull’involuzione demografica della Valsaviore, concludendo che la resa di questa parte di montagna traeva origine proprio dal progressio calo degli abitanti. Lui che è un autentico personaggio, ma soprattutto visceralmente attaccato alla sua terra, aveva effettuato uno studio che però non aveva concluso. Ora l’animatore e appassionato della storia e del costume locali, è riuscito a completare «L’inchiesta/ricerca sul caldo demografico in Val Saviore dal 1951 al 2021», raccogliendola in una piccola pubblicazione che è stata resa possibile grazie alla collaborazione degli Uffici anagrafe dei Comuni, corredata da tabelle esplicative che più di ogni altra considerazione fotografano la situazione demografica e di spopolamento della valle. Basti pensare che se nel 1951 le nascite assommavano a 250, lo scorso anno sono state 34, mentre gli abitanti dei 5 Comuni che formano l’Unione della Valsaviore, ammontavano al 31 marzo di quest’anno complessivamente a 5.634, così suddivisi: Berzo Demo 1.496 (erano 1.833 nel 2002), Sellero 1.395 (1.496 nel 2002) Cedegolo 1.104 (1.268 nel 2002), Cevo 819 (1.014 nel 2002) e Saviore 800 (1.138 nel 2002), contro i 6.749 di vent’anni fa. La ricerca di Balotti è comprensiva di una tabella nella quale in ordine decrescente viene indicata la popolosità dei Comuni valsavioresi, frazioni comprese. Sellero con 985 residenti si pone in testa alla graduatoria, seguito da Demo con 856, Cevo con 690, Grevo con 569, Cedegolo con 543, Berzo con 502, Valle con 462, Novelle con 418, Saviore con 293, Monte con 163, Andrista con 111, Ponte con 44, Fresine nella parte del comune di Cevo con 16 e nella parte del comune di Saviore con 13 ed infine Isola, da anni ormai abbandonato, con un solo abitante. L’appassionato ricercatore per esemplificare e far notare il netto spopolamento di alcuni paesi fa riferimento specifico a Monte che nel 1951 era abitato da 414 persone contro le attuali 163 ed ancora il Comune di Saviore, comprendente Saviore, Valle, Ponte e Fresine, nel 1954 contava su 1.000 residenti e 856 alla fine dello scorso anno. Ed ancora a Demo negli anni fra il 1990 ed il 2000 risiedevano in 1.000 contro gli attuali 856. Nell’inchiesta Lino Balotti fa emergere anche alcuni dati sorprendenti e delle curiosità che riguardano alcuni Comuni non in Valsaviore: ad esempio Paisco Loveno che nel 1957 faceva segnare addirittura 1004 abitanti, alla fine dello scorso anno ne contava 111 e Garda di Sonico è passato da 400 a 80 ed anche a Ponte di Legno nel 1951 c’erano 2.335 abitanti, 2.136 nel 1970 e 1.743 a chiusura del 2021. Vi sono anche paesi in controtendenza ed è il caso di Andrista dove sono 111 i residenti contro i 100 del 2001, mentre a Berzo Demo ed a Cevo sono presenti più maschi di femmine, rispettivamente 782 contro 739 e 434 contro 398. Quali le ricette per arginare il crescente spopolamento? Per iniziare in particolare i sindaci potrebbero lasciare da parte egoismi e campanilismi, puntando sul serio a dar vita ad un Comune unico della Valsaviore: se ne parla dalla fine del secolo scorso.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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