Cannocchiale sul Gleno Lo scempio è cancellato

Il rendering  del «cannocchiale» sulla diga del Gleno cancellato
Il rendering del «cannocchiale» sulla diga del Gleno cancellato
Il rendering  del «cannocchiale» sulla diga del Gleno cancellato
Il rendering del «cannocchiale» sulla diga del Gleno cancellato

Addio al «cannocchiale»: la contestata opera di «valorizzazione» della conca del Gleno, in Val di Scalve, è stata cancellata. Una buona notizia per i tanti che, anche dalla Valcamonica, si erano schierati contro il progetto scelto per la realizzazione di un nuovo punto ristoro avallato dal Parco delle Orobie. Dalla Bergamasca era partita una raccolta di firme online, e la risposta bresciana non si è fatta attendere: la memoria del disastro della diga del Gleno è ancora viva anche da questa parte del confine. L’iniziativa di contrasto era stata concepita proprio per salvaguardare il luogo della tragedia del primo dicembre 1923, quando parte della diga crollò provocando centinaia di morti. Per salvaguardarlo da punto ristoro disegnato appunto come una sorte di cannocchiale in ferro e legno puntato verso i resti dello sbarramento. Chi non l’ha voluta ha definito l’opera «un gesto di violenza nei confronti del contesto naturale della conca più che un elemento capace di inserirsi armonicamente al servizio del paesaggio e della sua storia». Un altro appunto mosso dal comitato spontaneo agli enti interessati è stato il mancato coinvolgimento della popolazione: nonostante il lungo percorso progettuale, la comunità locale non era stata informata e coinvolta nella discussione di un intervento che doveva essere realizzato in questa primavera. La richiesta del confronto è stata accolta dall’ente parco e dal Comune di Vilminore, e al termine del faccia a faccia tra il comitato promotore della raccolta firme per la revisione del progetto e il presidente del Parco delle Orobie, Yvan Caccia, è arrivato l’annuncio della cancellazione del piano. Caccia ha riconosciuto la fondatezza delle obiezioni mosse dai cittadini della Val di Scalve e appoggiate da diverse associazioni. Va ricordato anche che gli oppositori non sono contrari alla realizzazione di un punto ristoro per sostituire l’attuale, che è inadeguato. Adesso si cercherà una nuova strada per trovare una soluzione senza lasciare priva di servizi un’area molto frequentata. •. G.Gan.

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