Capo di Ponte non cambia rotta Braone ha fatto un’inversione

di L.RAN.
Andrea GhettiSergio Mattioli
Andrea GhettiSergio Mattioli
Andrea GhettiSergio Mattioli
Andrea GhettiSergio Mattioli

È sembrata un’investitura d’altri tempi, invece era solo (si fa per dire) una seduta di insediamento: quella del nuovo consiglio comunale di Capo di Ponte. Il sindaco uscente Francesco Manella, reduce da tre mandati consecutivi, ha passato materialmente la fascia tricolore al giovane Andrea Ghetti, lasciandogli oltre in «eredità» oltre al distintivo un paese sicuramente cambiato negli ultimi anni. Ora il 31enne primo cittadino è chiamato a incrementare il «patrimonio». PRESENTANDO le linee programmatiche del suo mandato, Ghetti ha messo l’accento sulla gestione e la promozione delle risorse ambientali: «Valorizzeremo il nostro territorio impegnandoci per introdurre una nuova forma di turismo che porti sempre più visitatori a Capo di Ponte - ha esordito il neo sindaco -. Abbiamo iniziato subito a lavorare per capire tutto ciò di cui c’è bisogno e per definire la lista delle priorità d’intervento, partendo dal commercio per arrivare fino alle manutenzioni». Il capitolo delle deleghe? Il nuovo primo cittadino ha nominato suo vice Laura Masnovi (assegnandole anche la responsabilità della gestione dell’Istruzione e della Cultura), tenendo per sé Tributi e Servizi sociali, ha affidato all’assessore Angelo Donina i Lavori pubblici. Ma c’è stato spazio anche per alcuni consiglieri comunali. Giovanni Bona si occuperà di Ambiente e territorio; Silvano Nonelli seguirà il Commercio, il Turismo e il Personale; Dina Turetti curerà le Associazioni e le politiche giovanili. Infine, a Domenico Lapis le deleghe al Territorio e alle Manutenzioni e a Daniela Martinazzoli la responsabilità del Bilancio. LE ELEZIONI hanno cambiato molto di più il quadro politico a Braone. Qui è terminato dopo due mandati il ciclo di Gabriele Prandini, che ora siede sui banchi dell’opposizione (è stato in assoluto il candidato più votato, il che la dice lunga sul prestigio acquisito) dopo essere stato oggetto alla vigilia elettorale di attacchi piuttosto pesanti. Ora la palla è passata a Sergio Mattioli, un ingegnere di 58 anni che cinque anni fa sedeva sui banchi dell’opposizione a Prandini e che aveva maturato precedenti esperienze amministrative. Forte dei 44 voti che hanno separato le due liste, sere fa Mattioli ha indossato la fascia tricolore presentando le sue linee programmatiche, articolate e ambiziose. Il neo sindaco ha poi provveduto a nominare suo vice Gianandrea Bonfadini, che seguirà le Politiche energetiche, i Lavori pubblici, l’Edilizia privata, l’Urbanistica e la Trasparenza e la comunicazione, e assessore Simona Taboni, la quale si occuperà di Servizi sociali e alla persona, di Anziani, Cultura e Servizio bibliotecario. DELEGHE a parte va registrata la rassicurazione politica arrivata dal capogruppo della maggioranza Pierandrea Bonfadini, il quale ha promesso che il proprio operato sarà improntato «sull’osservanza dei principi di trasparenza, collaborazione, condivisione e confronto leale e democratico». •

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