Cerveno, la partita è su acqua e natura

di L.RAN.
La candidata  Marzia Romano  Marco Apostoli in campo
La candidata Marzia Romano Marco Apostoli in campo
La candidata  Marzia Romano  Marco Apostoli in campo
La candidata Marzia Romano Marco Apostoli in campo

Marzia Romano si aspettava un secondo quinquennio senza minoranza, e invece, in extremis sono state presentate addirittura altre due liste, Grande Nord con candidato sindaco Germano Pezzoni e «Cerveno Bene Comune» con Marco Apostoli, entrambe prive di candidati locali. Non per questo il programma cambia, e la 43enne sindaca uscente ci riprova con «Insieme per Cerveno» assicurando «spirito di servizio e responsabilità, e un atteggiamento cauto e adeguato a fattori economici, territoriali e sociali sempre più negativi; a partire dal distacco dei cittadini dalla vita civica del paese». Romano punta al contrario «sulla partecipazione attiva di una molteplicità di attori pubblici e privati», e a nome della sua squadra si ricandida «consapevole del lavoro svolto finora e decisa nel perseguire precisi obiettivi al servizio della comunità». Germano Pezzoni, 63 anni, ex segretario comunale, si mette in gioco con Grande Nord contando di realizzare progetti di sviluppo contenendo al massimo la pressione tributaria e fiscale. Il nostro Comune dovrà diventare negli anni un luogo di interesse turistico e naturalistico vocato proprio a un turismo qualificato che integri natura, spiritualità, storia e architettura». Poi parla dell’acqua: «Continueremo a fare la nostra parte per garantire il miglior servizio idrico al minor costo possibile». Marco Apostoli, 58 anni, artigiano nel settore grafico e della stampa, consigliere provinciale di Provincia Bene Comune, si candida per Cerveno Bene Comune sognando «un ente partecipato da cittadine e cittadini e che curi il proprio territorio». Ambientalista da sempre, l’ex sindacalista della Cgil vuole «un solare paese all’insegna della sostenibilità e che rifiuti i rifiuti. Un Comune che non faccia differenze, con l’istituzione del registro delle coppie di fatto, del testamento biologico e l’attivazione di percorsi sociali per una comunità inclusiva, perché nessuno si sebba sentire straniero». •

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