Consorzio residenti, il nuovo Statuto si avvicina

di D.BEN.
Montecampione: un bellissimo sguardo sulla Valcamonica
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Montecampione: un bellissimo sguardo sulla Valcamonica
Montecampione: un bellissimo sguardo sulla Valcamonica

Alle prese con un comprensorio splendidamente innevato su cui non si può sciare, il Consorzio dei residenti di Montecampione lavora al nuovo Statuto. Quello che porterà in approvazione in agosto, per trasformarsi da associazione non riconosciuta quale è attualmente, ad associazione riconosciuta dalla Regione. Un cambio giuridico ritenuto dai vertici del Consorzio essenziale per rendere più autorevole l’ente, e per «aprire le porte ad agevolazioni e contributi pubblici». Una trasformazione che ha però fatto arrivare negli uffici di via Panoramica anche le lettere di alcuni residenti che dichiarano di non voler più far parte dell’associazione. Se n’è parlato nell’assemblea del 5 gennaio, convocata per l’approvazione del bilancio di previsione 2021. E che ha affrontato anche il problema del servizio idrico integrato e le polemiche seguite all’arrivo delle bollette dell’acqua inviate dal Comune di Artogne. Non è mancato un attacco del presidente Paolo Birnbaum a chi su un sito di Montecampione «fa una cagnara indegna» per problemi di poco conto. Poi la citazione, sempre da parte del presidente, di alcune contestazioni indirizzate ad Artogne sulla bollettazione idrica: «Non sono state una cosa consona». Il Consorzio ha confermato la richiesta di ricevere la titolarità del servizio idrico integrato, perché si ritiene in grado di separare il consumo idrico che serve le abitazioni che ricadono sotto Artogne da quelle che ricadono su Piancamuno, perseguendo l’obiettivo di «garantire il miglior godimento della località e a prezzi vantaggiosi - questa la spiegazione - visto che non possiamo sobbarcarci l’onere di gestire quello che non è tassabile». SEMPRE a proposito di servizi, è stato annunciato l’invio in Prefettura di una lettera «per capire cosa si intenda per presa in carico dei servizi e quali siano quelli di competenza comunale». Questo dopo che a metà dicembre una missiva partita dal Broletto, non la prima, ha chiesto ai Comuni di Artogne e Piancamuno e al Consorzio residenti di «attivare ogni utile iniziativa diretta a espletare le procedure necessarie per regolarizzare l’esercizio dei servizi pubblici a Montecampione, riconducendone la titolarità della gestione ai soggetti competenti in base alla legge». Si tratta di raccolta rifiuti, acqua, depurazione, aree verdi e illuminazione gestiti in prima persona dal Consorzio, ma che dopo il fallimento di Alpiaz stanno progressivamente passando in carico agli enti pubblici. •

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