Dai sorpassi ai segnali La sp 345 è un pericolo

Lungo la strada non è ancora stata tracciata la segnaletica orizzontale: una circostanza che innalza i fattori di rischio dell’arteria di Breno
Lungo la strada non è ancora stata tracciata la segnaletica orizzontale: una circostanza che innalza i fattori di rischio dell’arteria di Breno
Lungo la strada non è ancora stata tracciata la segnaletica orizzontale: una circostanza che innalza i fattori di rischio dell’arteria di Breno
Lungo la strada non è ancora stata tracciata la segnaletica orizzontale: una circostanza che innalza i fattori di rischio dell’arteria di Breno

•• Molto più in alto la stessa arteria fa da anni i conti con un ambiente montano difficile e con ricorrenti chiusure per evitare il rischio di valanghe e frane. Più in basso e nel lungo tratto camuno, la situazione idrogeologica è molto più rassicurante, ma la sp 345 «delle Tre Valli» presenta qualche nodo da sciogliere anche a bassa quota. Lo ricorda la segnalazione di un cittadino brenese che vive dalle parti di Cambrant, la località a poche centinaia di metri dal tratto di strada che da Breno sale verso Mezzarro e Bienno. Il problema: da piazza Vittoria, impegnando la strettoia in salita, il successivo nastro d’asfalto è totalmente privo di segnaletica orizzontale e verticale, e inoltre, per circa 200 metri, proprio i più stretti e quindi pericolosi, anche di marciapiede. Nel lato a monte il versante è imbrigliato per intero da una rete paramassi che contiene eventuali distacchi di sassi e pietre, ma i veicoli che procedono da e verso Breno dovrebbero procedere a bassa velocità perché la carreggiata è davvero ristretta. Purtroppo succede esattamente il contrario, e non è difficile assistere a sorpassi azzardati. Per non parlare dei pedoni, che si trovano in una situazione di pericolo appunto per la totale assenza di una banchina. Non sono pensieri gratuiti: sempre il residente segnalatore ricorda - ed è vero - che quel tratto della sp 345 è interessato da un traffico intenso, percorso quotidianamente da centinaia di mezzi che «spesso transitano a grande velocità. Senza dimenticare i sorpassi pericolosi. Questo settore della provinciale è privo di segnalazione di qualsiasi tipo e i pedoni, che non sono pochi, sono costretti a procedere a ridosso dei muri delle case o del versante roccioso rischiando di essere investiti». Non è la prima volta che se ne parla, e in tempi anche recenti all’amministrazione comunale di Breno erano state segnalate possibili soluzioni, razionali e poco onerose; anche se la competenza sulla sp 345 è esclusivamente della Provincia. Parole al vento: da trent’anni a questa parte nessuna soluzione è stata adottata e la situazione di precarietà continua. Lo ricorda anche il residente che si è rivolto al nostro giornale: «Al di là di laconiche promesse nulla è stato fatto. Certo che la strada è provinciale, ma magari un intervento deciso da parte dell’amministrazione comunale sull’ente superiore potrebbe modificare la situazione. Che potrebbe essere migliorata molto realizzando per esempio una banchina pedonale a sbalzo sull’attuale strada per una lunghezza di circa 200 metri; oppure posando una segnaletica adeguata che avvisi della presenza di pedoni e per la limitazione della velocità». «Infine - è l’ulteriore invito - non sarebbe male se fossero organizzati controlli delle forze dell’ordine». Vedremo se qualcosa si muoverà. Intanto, l’unica cosa certa è che su questo tratto di viabilità che ricade appunto nel territorio comunale di Breno i limiti di velocità e il divieto di sorpasso sono già presenti, e non da oggi.•.

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