Darfo costruisce il suo futuro ma i cantieri sono in ritardo

di Claudia Venturelli
L’aspetto attuale di piazza Einaudi, grande spazio comune di Boario profondamente ridisegnatoIl cantiere per la nuova rotonda del Castellino
L’aspetto attuale di piazza Einaudi, grande spazio comune di Boario profondamente ridisegnatoIl cantiere per la nuova rotonda del Castellino
L’aspetto attuale di piazza Einaudi, grande spazio comune di Boario profondamente ridisegnatoIl cantiere per la nuova rotonda del Castellino
L’aspetto attuale di piazza Einaudi, grande spazio comune di Boario profondamente ridisegnatoIl cantiere per la nuova rotonda del Castellino

La città è un cantiere a cielo aperto e non è quello che avrebbe voluto il sindaco in scadenza di mandato, che si era prefissato (lo aveva dichiarato) di vivere gli ultimi sei mesi in Comune senza lavori e inaugurazioni. Ma qualcosa è andato storto: centra sicuramente la pandemia che ha fermato progettazioni e fatto slittare le attività e centrano sicuramente i problemi di approvvigionamento dei materiali. Ma anche i ritardi cronici della macchina pubblica, che anche Darfo sconta. Così, proprio a ridosso delle amministrative (a patto che siano in primavera e non in autunno come è successo lo scorso anno) la città si troverà ad ammirare nuove opere, grandi in alcuni casi. È il caso di piazzale Einaudi a Boario, che rispetto al cronoprogramma iniziale è in ritardo di almeno dieci mesi sulla fine dei lavori. È certo l’opera più chiacchierata del secondo mandato di Ezio Mondini, soprattutto per i tempi a cui si è dovuta piegare suo malgrado: il cantiere, abbandonato per l’ennesima volta nelle scorse settimane, dovrebbe ripartire a giorni, forse per l’ultima volta se è vero che entro aprile lo spazio che è ancora delimitato dalle reti arancione verrà restituito alla città per intero (l’area pullman e quella del mercato sono già fruibili). Aprile sarà anche il mese clou per il marciapiede e i nuovi parcheggi in realizzazione a Erbanno, lungo via Argilla fino all’oratorio, e per la piazzetta eventi nella stessa frazione. Sarà invece la prossima amministrazione a vedere concluse il sottopasso pedonale e la rotonda del Castellino, di cui si parla ormai da anni. Il primo ha visto l’avvio degli scavi veri e propri proprio in queste ore. Dopo la fase preparatoria che dell’ultimo mese questo è il momento di andare sottoterra per collegare con un tunnel di cemento via Valeriana a via de Gasperi, sotto la linea ferroviaria. L’opera, che punta a ridisegnare il centro di Boario in continuità con la nuova piazza, creerà al contempo nuovi parcheggi nell’area della chiesa della Madonna degli Alpini e una nuova connessione tra due aree finora scollegate. Non solo: unirà alla città anche la ciclovia dell’Oglio, nel tentativo di sviluppare sempre più la mobilità dolce di una città che sogna un nuovo sviluppo turistico. Sarà così anche per la rotonda del Castellino: la trafila burocratica è iniziata ancora nel primo mandato Mondini, ma solo prima di Natale 2021 si è iniziato a lavorare sul campo. L’impresa sta procedendo spedita, ma avrà bisogno di tempo almeno fino a luglio per consegnare la costruzione a cui compartecipano Provincia e Comunità montana. La rotatoria infatti è sempre stata vista come utile non solo a Darfo ma all’intera Valcamonica, ed eviterà al centro il traffico di attraversamento. Solo queste opere, insieme, costano quasi cinque milioni, e qualunque sarà il risultato elettorale delle prossime amministrative resteranno a Darfo, insieme a tutti gli altri piccoli e grandi interventi che l’amministrazione in scadenza ha avviato ma di cui non vedrà la fine; come l’ampliamento del Malp, il Museo degli alpini di Fucine, e la Strada del vino tra Angone e Piamborno. Alla città resteranno poi le basi del museo dedicato a Franca Ghitti che rientra nel progetto di riqualificazione dell’ex conventone (si parla di altri 5 milioni), e il nuovo Liceo musicale che la Provincia, dopo la disponibilità dei locali comunali, terminerà in tre anni. •.

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