Edolo, in ospedale scorre tutto più veloce

di Lino Febbrari
Il nosocomio edoleseLa nuova autolettiga entrata in servizio in alta valleIl cantiere aperto per la nuova Radiologia dell’ospedale di EdoloLa presentazione delle novità assistenziali
Il nosocomio edoleseLa nuova autolettiga entrata in servizio in alta valleIl cantiere aperto per la nuova Radiologia dell’ospedale di EdoloLa presentazione delle novità assistenziali
Il nosocomio edoleseLa nuova autolettiga entrata in servizio in alta valleIl cantiere aperto per la nuova Radiologia dell’ospedale di EdoloLa presentazione delle novità assistenziali
Il nosocomio edoleseLa nuova autolettiga entrata in servizio in alta valleIl cantiere aperto per la nuova Radiologia dell’ospedale di EdoloLa presentazione delle novità assistenziali

La grande novità si è concretizzata ieri, e fino al 2 settembre l’ospedale di Edolo funzionerà in modalità potenziata. Succede grazie all’intervento sul Pronto soccorso, sede del progetto sperimentale «fast track»: un percorso clinico specialistico che faciliterà gli accessi alla struttura ottimizzando i tempi di attesa e la gestione dei pazienti. È stato ufficializzato dai vertici dell’Asst Valcamonica insieme ai cinque nuovi posti letto per subacuti e alla nuova ambulanza per le missioni in emergenza del presidio edolese. LA NUOVA organizzazione del pronto soccorso (una media di accessi di 27,5 al giorno che aumenta del 45% in agosto arrivando a oltre 1.300 al mese) prevede la presenza di un medico di supporto in sinergia con Esine nella fascia 12-20, e dalle 8 alle 20 di un ortopedico per consulenze dirette oppure in reparto, e di altre figure professionali che gestiranno alcune notti in Pronto soccorso, supporteranno i colleghi in casi di necessità o saranno rapidamente rintracciabili. «Dopo il triage - spiega il direttore generale Maurizio Galavotti che con il suo staff ha presentato le nuove attività -, il paziente potrà accedere direttamente all’Ortopedia per essere dimesso o inviato in reparto: questo comporterà un notevole risparmio di tempo e, soprattutto, un’appropriatezza degli interventi». Il nuovo accesso rapido probabilmente verrà attivato anche durante la stagione invernale, quando le piste da sci sono affollate di turisti e l’unità di primo soccorso edolese è presa d’assalto da decine di infortunati. «L’idea è proprio quella - conferma il primario del Pronto soccorso di Edolo e di Esine Filippo Manelli -, valuteremo meglio dopo agosto, che per tutti noi sarà un campo di prova per poter avere dei riferimenti e stabilire se questo piano è ripetibile, e cosa eventualmente si potrà correggere per fare sempre meglio, perché il nostro obiettivo - aggiunge - è quello di cercare di migliorare costantemente la qualità del servizio che offriamo». E i cinque posti per le cure subacute che si aggiungono a quelli di Esine? Sono stati approvati da Regione e Ats della Montagna, e anche questa struttura, che si prenderà carico di pazienti affetti da postumi di un evento acuto che non possono essere inviati a casa perché necessitano ancora di assistenza medica e infermieristica per il loro completo recupero, inizierà l’attività la prossima settimana. Infine, è già operativa da qualche giorno la nuova ambulanza che ha mandato in pensione un veicolo vecchio di trent’anni. Il direttore generale ha anche fatto il punto sui lavori avviati lo scorso mese di gennaio che contemplano la riqualificazione del reparto di Radiologia e degli ambulatori e la realizzazione delle nuove vie di accesso ai reparti, per un importo complessivo di oltre 1,6 milioni di euro finanziati dalla Regione: «Il cantiere sta procedendo secondo i tempi stabiliti - conclude Galavotti -. Abbiamo azzerato il breve ritardo dovuto alle fondazioni da consolidare, e proseguiamo secondo il cronoprogramma che prevede la conclusione a fine dicembre». •

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