Elezioni, sfida a due con un grande escluso

di Domenico Benzoni
Mirco Pendoli scende in campoEzio Comella aspirante sindaco
Mirco Pendoli scende in campoEzio Comella aspirante sindaco
Mirco Pendoli scende in campoEzio Comella aspirante sindaco
Mirco Pendoli scende in campoEzio Comella aspirante sindaco

Il maggio di Gianico sarà particolarmente intenso e impegnativo; per le persone comuni e per gli amministratori. All’inizio del mese torneranno in scena le attesissime feste Decennali della Madonna del Monte, ma entrerà nel vivo anche la campagna elettorale per l’elezione del nuovo sindaco e il rinnovo del consiglio comunale. COSA C’È sulla scena elettorale gianichese? Dopo l’ansimante rincorrersi di indiscrezioni non confermate sulla formazione delle liste - in un primo tempo si era parlato addirittura di quattro formazioni, che poi sono scese a poi tre, e ha preso corspo anche l’idea di un gruppo interamente in rosa - ora si profila qualche certezza: con ogni probabilità si assisterà a un confronto a due, con Mirco Pendoli, vicesindaco uscente, da una parte (era già stato aspirante sindaco nel 2009) ed Ezio Comella, già primo cittadino tra il 1995 e il 1999 e dal 1999 al 2004 dall’altra. Particolare politicamente rilevante, e probabile fonte di «effetti collaterali», dalla corsa per un secondo mandato è invece stato messo fuori gioco l’uscente Emilio Antonioli, che potrebbe però influire non poco sul risultato finale in funzione di chi deciderà di appoggiare. Un interessante interrogativo che si affianca alle voci relative a Mario Pendoli, storico amministratore sostenuto per un mandato da Antonioli e poi, nella tornata 2014, surclassato proprio da quest’ultimo. Tra ricerca di nuove leadership e grandi ritorni, nelle scorse settimane aleggiava pure l’idea di una lista al femminile, ma al momento questa novità sembra improbabile. Non nuovo, invece, il ripresentarsi di un bifrontismo annoso a Gianico, dove in passato a livello politico e negli enti comprensoriali i leader sono stati, mentre a livello locale si contendevano la guida del Comune. «Il mio gruppo aveva chiesto un cambio di leadership, connesso a una opportuna rotazione - dice Mirco Pendoli spiegando la sua discesa in campo -. Abbiamo lavorato bene e credo che buona parte della squadra uscente sia pronta a proporre un nuovo programma amministrativo utile alla crescita di Gianico». Il cambio al vertice non è però stato indolore, tanto che ora ci si interroga sulle conseguenze della mancata ricandidatura di Emilio Antonioli. ED EZIO COMELLA? Punta su una formazione che raggruppa gli insoddisfatti dell’amministrazione che chiude il suo mandato a maggio, con una lista che raccoglie una dose di nuovi inserimenti. Stando così le cose ci si aspetta un confronto all’ultimo voto. Salvo sorprese, come quella che si è effettivamente presentata nel 2014, quando si ipotizzava un testa a testa tra Mario Pendoli ed Emilio Antonioli e invece quest’ultimo ha collezionato 165 voti in più. Nell’attesa si mettono a punto gli ultimi ritocchi a liste e programmi elettorali. •

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