Ex cinema sul mercato Il Consorzio residenti si prepara alla nuova asta

di D.BEN.
L’ex cinema di Montecampione durante un’assemblea
L’ex cinema di Montecampione durante un’assemblea
L’ex cinema di Montecampione durante un’assemblea
L’ex cinema di Montecampione durante un’assemblea

Non è una novità, ma adesso l’interesse del Consorzio dei residenti per il cinema di Montecampione, attualmente in mano al fallimento Alpiaz, torna a farsi concreto. L’idea era già stata ventilata tempo fa, poi venne lasciata cadere. In vista del bando d’asta del luglio scorso si era parlato anche dell’interessamento del Comune di Piancamuno, che avrebbe voluto abbinarci anche il palazzetto dello sport; quindi era stata l’amministrazione di Artogne a dichiarare la sua attenzione verso l’immobile. Entrambi gli enti pubblici non hanno però dato concretezza alle loro intenzioni e ora a esprimere la volontà di tornare in gioco è appunto il Consorzio residenti. «L’acquisizione della sala cinematografica sarebbe l’ovvia conclusione di un iter che da trent’anni vede l’immobile gestito da noi; un immobile per il quale abbiamo investito non poco», è stata la spiegazione che i membri del consiglio di amministrazione hanno dato durante il comitato consultivo straordinario convocato appositamente sabato. Poche le persone presenti all’incontro, anche se non sono mancati i collegamenti via streaming, ma chiara la volontà di partecipare alla prossima asta. Se si guarda alla prima, datata 30 ottobre 2015 in occasione della quale l’immobile venne valutato 270mila euro, il prossimo esperimento sarebbe invece l’ottavo, con un valore assegnato che dovrebbe aggirarsi sui 70mila. Da una tabella redatta dal Consorzio residenti, fino a oggi per il cinema d’Alpiaz l’ente gestore ha investito 380mila euro, e ogni anno il Consorzio ne spende circa 10mila per gestione e conduzione, acquisto attrezzature e manutenzione impianti. SE LE COSE andranno come si spera, alla prossima asta la concorrenza non dovrebbe esserci, dato che finora tutti i bandi sono andati deserti. E non è detto che il Comune di Artogne torni sui suoi passi con un’offerta propria. Di certo il curatore fallimentare di Alpiaz dovrà scorporare, rispetto all’ultimo esperimento (lotto B ex lotti 73 e 75), quella parte di immobile sita in Valgrande, che ad aprile aveva abbinato al Cinema quando si prospettava l’interessamento di Artogne.

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