Gratacasolo, ricordo dei morti con polemica

di Alessandro Romele
Una istantanea del cantiere nel cimitero di GratacasoloUn’altra immagine dei lavori in corso
Una istantanea del cantiere nel cimitero di GratacasoloUn’altra immagine dei lavori in corso
Una istantanea del cantiere nel cimitero di GratacasoloUn’altra immagine dei lavori in corso
Una istantanea del cantiere nel cimitero di GratacasoloUn’altra immagine dei lavori in corso

«Uno scenario vergognoso». Non usa giri di parole la minoranza consiliare di Pisogne. Passione Comune torna all’attacco sulla situazione del cimitero di Gratacasolo, in cui poche settimane fa sono partiti i lavori di riqualificazione e ampliamento. Purtroppo però le operazioni, in particolare la realizzazione di 70 nuovi loculi per gli scomparsi della popolosa frazione a Nord del capoluogo, non sono terminate, e a poche ore dalla ricorrenza dedicata ai defunti il camposanto non è esattamente molto bello da vedere. «Il 9 ottobre scorso - ricordano i consiglieri Diego Invernici, Claudio Faustini, Andrea Belleri e Monica Frassi -, la vicesindaca Claudia Zanardini dichiarava e garantiva che i lavori si sarebbero chiusi entro fine mese. Ma l’assessore Zanardini non è nuovo ad affermazioni avventate che poi vengono smentite dai fatti. L’obiettivo della maggioranza di Crea Pisogne era naturalmente quello di chiudere il cantiere prima delle tradizionali celebrazioni autunnali dedicate ai defunti, ma «non è stato possibile - spiega Zanardini - a causa del maltempo che ha rallentato i lavori. In queste ore ho contattato personalmente i familiari delle sette persone le cui spoglie sono sistemate in loculi provvisori, e ho spiegato loro la situazione. Mi sembrava la cosa corretta da fare, e loro stessi hanno capito che di più non abbiamo potuto fare. Avremmo potuto spostare le bare nei loculi terminati - continua la vicesindaca - ma manca ancora la vela di copertura, che verrà posizionata nei prossimi giorni, e abbiamo preferito non farlo». IL PROBLEMA è annoso e sentito, e già a maggio Passione Comune aveva criticato «l’ingiustificato ritardo nell’avvio dell’opera», assegnata a fine luglio dalla giunta di Federico Laini. «Una pessima gestione - secondo la minoranza - che grava per l’ennesima volta sui cittadini di Gratacasolo in termini di perdita di servizi». Quali altri servizi? Il ridimensionamento dell’ufficio postale e la perdita del punto prelievi. «La maggioranza - è l’ultima stoccata - è abituata ad addossare ad altri, o alla situazione di emergenza sanitaria, le responsabilità delle proprie mancanze». •

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