I graffiti senza barriere incassano un premio

Una installazione a Seradina
Una installazione a Seradina
Una installazione a Seradina
Una installazione a Seradina

Nel 2019, l’attuazione del progetto «A ciascuno il suo passo» aveva aperto le porte alla fruizione di una parte dei graffiti rupestri camuni alle persone con proiblemi di mobilità. L’idea era nata nel Gruppo istituzionale di coordinamento del sito Unesco numero 94, e aqveva rappresentato un precedente di grande valore. Un valore gratificato, a distanza di quattro anni, dalla sezione Lombardia dell’Istituto nazionale di Urbanistica con l’attribuzione del premio «Leonardo Fiori 2023». La motivazione? «Valle Camonica accessibile costituisce un esempio lungimirante non solo in Lombardia, per l’integrazione e la promozione territoriale delle filiere del patrimonio socioculturale sviluppate nell’ottica dell’accessibilità a 360° per migliorare il benessere e la qualità della vita delle persone». Quegli interventi sono andati a buon fine grazie al sostegno di Sol.co. Camunia e di alcune cooperative del territorio, e questa mattina, nella sala conferenze dell’Ordine degli architetti di Milano, il presidente del Gruppo istituzionale, Sergio Bonomelli, e l’architetto Claudia Comella in rappresentanza del Sol.co., ritireranno il riconoscimento. La professionista di Gianico è stata tra i tecnici coinvolti nella progettazione partecipata per l’accessibilità della Valle dei Segni voluta da Comunità montana, Bim e Distretto culturale col sostegno della Fondazione Cariplo, e quello che verrà consegnato questa mattina è un premio di prestigio che in passato era stato attribuito, tra gli altri, alla presidente del Fai nazionale Giulia Maria Crespi e all’architetto di fama internaizonale Vittorio Gregotti. Riepilogando, dal 2019 sono stati realizzati alcuni interventi per consentire l’accessibilità totale nei parchi archeologici di Luine di Darfo, di Seradina/Bedolina di Capodiponte e nella Riserva delle incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo. Successivamente, come conseguenza, è stato avviato un progetto di rete che ha coinvolto gli enti e le cooperative, come ricorda Bonomelli, «per censire gli interventi di fruizione inclusiva realizzati, con l’obiettivo di accrescere la cultura dell’accoglienza turistica e sociale per tutti». Il prossimo 20 aprile, nel corso di un convegno, gli operatori del Terzo settore camuno presenteranno i risultati del censimento. L.Ran.

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