Il pauroso rogo blocca gli operai camuni

di Valerio Morabito
Il fumo alimentato dalle fiamme era visibile a chilometri di distanza
Il fumo alimentato dalle fiamme era visibile a chilometri di distanza
Il fumo alimentato dalle fiamme era visibile a chilometri di distanza
Il fumo alimentato dalle fiamme era visibile a chilometri di distanza

Hanno vissuto momenti di preoccupazione e apprensione i componenti della squadra di tecnici della Sbm-Irf di Piancamuno impegnati nella costruzione di un sofisticato e innovativo forno all’interno dell’acciaieria Arvedi. Poco prima di entrare nello stabilimento di Spinadesco, in provincia di Cremona, il team è stato sorpreso dal pauroso incendio divampato in una torre di raffreddamento. Per fortuna i dipendenti della ditta bresciana si trovavano all’esterno dell’impianto, dunque non si sono registrati intossicati. Ovviamente le operazioni di allestimento del forno sono state sospese anche se l’attività all’interno dell’acciaieria è gradualmente ripresa già da ieri pomeriggio. A domare le fiamme sono state sei squadre dei Vigili del fuoco di Cremona, che nel giro di qualche ora hanno spento l’incendio. In contemporanea è stato effettuato un sopralluogo all’interno dell’azienda Arvedi ed è stato certificato dai Vigili del fuoco che il rogo ha avuto origine nel corso di interventi di manutenzione ordinari effettuati in occasione del fermo estivo della produzione e ha coinvolto un serbatoio in vetroresina delle torri di raffreddamento delle acque a circuito chiuso della linea Esp2. Si tratta di una struttura realizzata «a nido d'ape» per aumentare la superficie di scambio. A causa del calore la struttura ha collassato all'interno di una vasca in cemento armato, impedendo alle fiamme di propagarsi. Vale la pena ricordare che, nel momento in cui si sono propagate le fiamme, l’azienda ha fatto scattare tutte le misure di sicurezza previste in situazioni del genere. Ma come accade in maniera sempre più frequente, la coltre di fumo nera era ben visibile a chilometri di distanza. Sul posto anche i tecnici dell’Arpa e quelli di Ats Valpadana. Considerando che dalla vasca non fuoriusciva più fumo già alle 10.30, i tecnici dell’Arpa hanno sottolineato che «non si sono resi necessari campionamenti atmosferici. Gli eventuali effetti sulla qualità dell'aria saranno verificati attraverso i dati registrati dalle stazioni di Spinadesco e piazza Cadorna». L’incendio non avrà ricadute sull’operatività dell’acciaieria. E neppure sul cronoprogramma dei lavori relativi alla messa in funzione del forno da parte dell’azienda camuna. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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