Irpef, l’addizionale aumenta e l’opposizione alza un muro

di Alessandro Romele
Polemiche fiscali a Pisogne
Polemiche fiscali a Pisogne
Polemiche fiscali a Pisogne
Polemiche fiscali a Pisogne

È una lettera aperta inviata alle famiglie dal sindaco Federico Laini a contenere una notizia poco piacevole dal punto di vista fiscale: l’aumento, dallo 0.6 allo 0.8 dell’addizionale comunale Irpef. La svolta garantirà un gettito potenziale di quasi 200mila euro in più, e prevedibilmente la minoranza di Passione Comune non ci sta. L’OPPOSIZIONE consiliare giudica l’aumento ingiustificabile per due motivi: perché i conti lasciati dalla giunta precedente guidata da Diego Invernici erano in ordine, «altrimenti - ricorda l’attuale capogruppo - gli attuali amministratori non avrebbero potuto reintrodurre, alla fine del 2019, i rimborsi e i gettoni di presenza»; e perché per il 2020 non c’è stato nessun taglio statale ai contributi per il Comune rispetto agli anni precedenti. «Si tratta di un fatto irrispettoso nei confronti dei cittadini - sottolinea Invernici - perché questo non servirà a incrementare i servizi e a realizzare progetti, ma a trovare le risorse per pagare lo stipendio al sindaco e agli assessori, oltre che a pagare 100mila euro di consulenze esterne. Il che, non fa altro che sottolineare l’incapacità e l’impreparazione gestionale dell’attuale maggioranza». PRESA VISIONE del bilancio, che verrà presentato nel prossimo consiglio comunale, la minoranza ha preparato e presentato ben venti emendamenti al documento che definisce l’attività e le risorse a disposizione dell’ente locale. «Crediamo che, qualora fosse stato davvero necessario aumentare l’imposta locale - continua Invernici - allora il gettito ipotizzato di quasi duecentomila euro debba essere investito per la crescita del paese. Altro che alzare gli stipendi alla giunta. La nostra proposta è che questi fondi aggiuntivi vengano distribuiti nel settore delle fragilità, in quello scolastico, in quello infrastrutturale; che vengano impiegati per la messa in sicurezza del territorio e nel settore turistico culturale, visto che negli ultimi mesi a Pisogne non si è proposto sostanzialmente nulla in questi ambiti». •

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