Italia nostra cambia e rilancia Adesso al vertice c’è Furlanetto

di L.RAN.
Il neo presidente di Italia nostra di Valcamonica Dario Furlanetto
Il neo presidente di Italia nostra di Valcamonica Dario Furlanetto
Il neo presidente di Italia nostra di Valcamonica Dario Furlanetto
Il neo presidente di Italia nostra di Valcamonica Dario Furlanetto

Un nome, una garanzia. Dario Furlanetto, già direttore dei Parchi del Ticino e dell’Adamello, biologo ed esperto in tutela e gestione sostenibile delle risorse naturali, è il nuovo presidente di Italia nostra di Valcamonica. Sostituisce una presidente di lungo corso: dopo aver guidato con grande impegno la sezione dal 2002, Anna Maria Baschè non si è ricandidata ma è rimasta nel direttivo come vice presidente. L’ex insegnante, iscritta all’associazione dagli anni ’70, ha lasciato un’impronta indelebile del proprio lavoro, speso in una lunga serie di campagne e di interventi di denuncia e di tutela del territorio che lei stessa ha ripercorso durante l’assemblea elettiva ospitata dal Palazzo della Cultura di Breno. Presentando la propria, relazione Anna Maria Baschè ha ricordato anche che «da quest’anno i presidenti di sezione non potranno rimanere in carica per più di due mandati consecutivi; e mi sembra giusto, perché c’è bisogno di una ventata di giovinezza, di idee nuove perché la sezione prenda il vento in poppa». Poi la presidente uscente ha fatto un’ampia panoramica sulle attività della sezione nei vari paesi della valle, a partire da Breno, dove Italia nostra ha fatto sentire la propria voce soffermandosi sull’incredibile proliferazione dei supermercati e sull’imminente riqualificazione di parte della zona di Onera, una ex discarica mai bonificata sulla quale, grazie a una variante al Pgt, la società Tassara realizzerà un complesso sportivo. BASCHÈ ha ricordato le numerose osservazioni presentate proprio sui piani di governo del territorio di tanti Comuni; le attività di educazione ambientale svolte nelle scuole e il supporto fornito a enti e associazioni, dal Parco dell’Adamello al Cai; le azioni a difesa dei beni storici e naturali della valle. Alla relazione è seguita l’elezione dei cinque membri del nuovo direttivo, che a loro volta hanno poi formalizzato gli incarichi: detto di Furlanetto e di Anna Maria Baschè, Paola Zaino è stata nominata alla segreteria e Margherita Franzoni alla tesoreria. Francesco Tengattini è il nuovo consigliere delegato all’educazione ambientale e Lino Locatelli il revisore dei conti. Furlanetto ha poi convocato il direttivo per la stesura del programma triennale, che punterà soprattutto sull’educazione ambientale, sulla qualità della vita dei cittadini, sulla tutela delle risorse naturali, storiche e paesaggistiche. In particolare l’attenzione del nuovo presidente sarà rivolta ai due patrimoni Unesco camuni, la Riserva della Biosfera e il sito d’arte rupestre. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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