L'incanto dell'antico circo glaciale alla fine del tour in Val Sambuzza

Il monte Masone sopra il lago
Il monte Masone sopra il lago
Il monte Masone sopra il lago
Il monte Masone sopra il lago

Continuiamo questa settimana la descrizione dell'itinerario con le racchette da neve da Carona al lago di Val Sambuzza. Con lo scorso «Zaino in Spalla» eravamo arrivati in località Baita Vecchia dove in estate si trova un bivio di sentieri: i pali segnaletici che fan capolino tra la neve indicano a sinistra per la Val Carisole e a destra per il Passo di Publino. Noi pieghiamo a destra (Est) portandoci alti sulla sinistra idrografica dell'alta Val Sambuzza. Da qui può capitare che le tracce siano cancellate dal vento e che alcuni tratti a mezzacosta debbano essere affrontati con attenzione. Proseguiamo a mezzacosta in un tratto con rada vegetazione superando una valletta laterale e piegando poi a Nord.
Usciti definitivamente dalla vegetazione inizia il tratto più spettacolare dell'escursione. Si rimonta un pendio oltre il quale il terreno si fa semipianeggiante e si raggiunge la visibile Baita Arale. I pendii del Monte Masoni con i suoi affioramenti di scure rocce a destra e il versante orientale del Monte Chierico ci occhieggiano dall'alto. Alle nostre spalle, verso meridione, dall'altro lato della Val Brembana, si stagliano inconfondibili contro il cielo i profili delle creste del Monte del Becco.
Si supera Baita Arale e si continua all'incirca sul fondovalle sino a raggiungere una vasta conca. Visibile la Baita Sambuzza che si raggiunge in pochi minuti. Il lago se ne sta adagiato a poca distanza dalla costruzione a riposare sotto una coltre di neve e di ghiaccio in una rotonda conca, un antico circo glaciale, ai piedi del versante occidentale del Monte Masoni dai cui fianchi scendono ripidi e selvaggi canaloni. Scure e verticali pareti rocciose fanno da contrasto al candore delle nevi che coprono il piccolo specchio di acque la cui superficie raggiunge per poco il mezzo chilometro quadrato.
QUALCUNO usa il termine plurale di «laghi di Val Sambuzza». volendo un pò forzatamente considerare alcune insignificanti pozze che si formano qua e là durante il disgelo.
Chi non fosse ancora stanco può proseguire portandosi sulla sinistra delle baite, e con un tratto a mezzacosta - e l'attraversamento dell'ennesima conca - raggiungere il Passo di Publino che mette in comunicazione l'alta Val Brembana con la Valtellina. Il valico è infatti una antica via di passaggio di merci e armenti dall'una all'altra valle.
Il ritorno si effettua lungo il medesimo percorso di salita.

ITINERARIO: Carona 1200 metri circa; Cascata Sambuzza; Baita Vecchia 1862 metri (ore 1.45); Baita Arale 1932 metri (ore 2.15); Lago di Val Sambuzza 2085 metri (ore 2.45). Poi è possibile proseguire sino al Passo del Publino: questa chance però dipende dalle condizioni della neve. L'eventuale percorso richiede circa un'altra oretta di cammino.
CARTE TOPOGRAFICHE: Igm in scala 1:25.000 Branzi; Igm in scala 1:50.000 Sondrio.
NOTIZIE UTILI. Il percorso, da effettuare con condizioni di neve sicura, è spesso pistato. Dislivello: 915 metri. Difficoltà: Escursione di media difficoltà.

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