L’assemblea premia le attese Il Consorzio residenti è salvo

di Domenico Benzoni
Uno scorcio estivo del villaggio di Montecampione a quota 1.200Il bike park di Montecampione
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Uno scorcio estivo del villaggio di Montecampione a quota 1.200Il bike park di Montecampione
Uno scorcio estivo del villaggio di Montecampione a quota 1.200Il bike park di Montecampione

La sala del cinema di Alpiaz era piena come non si vedeva da tempo, ieri, per ospitare l’assemblea dei residenti di Montecampione e un evento ritenuto «storico: la modifica dello statuto del Consorzio. Una revisione che ha interessato soprattutto quell’articolo 1 che tanti problemi ha creato prevedendo lo scioglimento immediato in caso di revoca delle deleghe sulla gestione dei servizi da parte dei Comuni. Un cambio che ha ribadito che la vita del Consorzio la debbano programmare gli aderenti e nessun altro. Questi i principali risultati raccolti, e se vogliamo scontati se si considera la campagna martellante sull’onda dello slogan «Io cambio lo Statuto» e la preoccupazione di chi ha casa a Montecampione sul crollo dell’efficienza dei servizi. Un voto che ha ribadito che l’associazione che gestisce il villaggio turistico della bassa Valcamonica deve continuare a vivere. Il quorum richiesto dei 550 mila milionesimi per validare l’assemblea straordinaria è stato ampiamente superato, toccando il picco dei 726 mila; e anche le modifiche proposte hanno avuto un assenso quasi totale. La soddisfazione per il risultato raggiunto ha trovato espressione soprattutto nelle parole del presidente e del vicepresidente del Consorzio, sottolineate dagli applausi. «USCIAMO da un periodo travagliato, ma di recente abbiamo avuto la benedizione totale dal giudice di Brescia» ha commentato il presidente Poalo Birmbaum, che ha aggiunto: «Se con il Comune di Artogne ci siamo finora soprattutto scontrati, ora dovrà riaprirsi un tavolo di confronto». Il problema sul tavolo è ancora quello della tassa rifiuti, la Tari, e un intervento dal pubblico non è di certo andato verso la riconciliazione, invitando la sindaca di Artogne a soprassedere dall’emettere le cartelle esattoriali perché potrebbe rischiare «denunce di abuso d’ufficio e appropriazione indebita». Parole però stoppate dal presidente, ricordando che l’ente pubblico «non ha ancora avocato a sé i rifiuti e ora si avvierà un percorso perché la tassa passi ancora dal Consorzio». Problemi da superare ce ne sono, e passano dai rifiuti all’acquedotto e alle fognature. Con la soddisfazione per la modifica dello Statuto, il Consorzio residenti guarda però con più serenità al futuro. Anche se ci sono diverse azioni giudiziarie aperte. C’è la causa di merito sullo scioglimento del Consorzio che si aggiunge a un appello per lo stesso motivo legato alla Tasi di Piancamuno (il Comitato per Montecampione è soccombente e appellante); c’è l’appello per un sostegno a Ski area (vittoria del Comitato e ricorso del Consorzio); c’è la richiesta di giudizio sul regolamento elettorale delle assemblee consortili. •

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