L’incubatoio rilancia le nascite

Le vasche abbandonate torneranno presto a funzionare
Le vasche abbandonate torneranno presto a funzionare
Le vasche abbandonate torneranno presto a funzionare
Le vasche abbandonate torneranno presto a funzionare

La vecchia pescicoltura diventa nuova. Sono in partenza i lavori per il primo lotto di due (forse già diventati tre) che rimetterà a nuovo la struttura abbandonata di Darfo, al confine con Angone, data in gestione all’associazione dilettantistica pescatori. Un progetto a cui si lavora da anni, per riqualificare l’area e creare uno spazio didattico a servizio del territorio, non solo limitato alla città termale. La sua storia è lunga e parte negli anni ‘80 quando fu costruita, tra l’area industriale e la ciclabile che ora gli scorre alle spalle, e divenne punto di riferimento per i pescatori. Poi il passaggio in mani private e infine l’abbandono. Un mal di pancia per l’associazione che due anni fa chiese al Comune di farsene carico per immaginare il suo futuro: «Vedendola così, in effetti, sembra una discarica» commenta Massimiliano Verga dell’associazione pescatori sportivi». La vegetazione si è mangiata tutto, posa dei sottoservizi e il recupero delle vasche richiederanno un paio di mesi di lavori. Per questo posto non sarà una semplice ripartenza, perché nell’incubatoio ittico ci si occuperà anche dell’allevamento e della reintroduzione del gambero d’acqua dolce. «La nostra idea è quella di costruire un’aula didattica multimediale per 30-35 ragazzi. Faremo poi un incubatoio, una nursery del fiume e terremo lezioni ambientali per le nuove generazioni». La nuova Amministrazione che prende in mano il progetto approvato da quella uscente si spinge oltre e ricomprende questo in un progetto più ampio che punta alla riqualifica del Monticolo «che vuole riqualificare l’Ogliolo nella sua interezza - spiega il sindaco Dario Colossi -. Immaginiamo di creare un anello attorno al Monticolo per valorizzarlo e viverlo, con i suoi percorsi, la sua storia e le sue peculiarità, fino alla panchina gigante: un progetto sicuramente ambizioso ma ecosostenibile». Così gli step da due diventano tre e gli obiettivi si moltiplicano: l’area avrà interesse sportivo e didattico ma anche sempre più turistico. «Per questa prima fase l’investimento è di 70 mila euro - chiude Colossi -, per il secondo lotto la previsione di spesa è di 100 mila mentre l’anello è in fase di progettazione».•. C.Ven.

Suggerimenti