L’Ogliolo ha lasciato il segno ma c’è una viabilità alternativa

di Lino Febbrari
Il ponte provvisorio realizzato dopo le conseguenze della piena dell’Ogliolo
Il ponte provvisorio realizzato dopo le conseguenze della piena dell’Ogliolo
Il ponte provvisorio realizzato dopo le conseguenze della piena dell’Ogliolo
Il ponte provvisorio realizzato dopo le conseguenze della piena dell’Ogliolo

In alta valle aspettano i contributi regionali richiesti (circa 800 milioni) per ripristinare diversi tratti di arginature dell’Ogliolo, sbriciolate la mattina di sabato 3 ottobre dall’esondazione del torrente che scorre dalle Valli di Corteno, ma anche per concretizzare il nuovo ponte che andrà a sostituire quello vecchio, rimasto seriamente lesionato. Nel frattempo, nella località Lazzaretto di Edolo è stata riaperta al traffico la intercomunale che da via Sora, risalendo le pendici del monte Faeto e valicando lo spartiacque di Fletta, congiunge la cittadina a Malonno. Si tratta di un percorso alternativo alla viabilità di fondovalle utile in caso di interruzioni della statale del Tonale tra i due Comuni, lungo complessivamente circa 16 chilometri, è stato allargato e asfaltato in più punti negli anni scorsi dalla Comunità montana. IL VECCHIO ponte però era inservibile, e la soluzione provvisoria concretizzata per ricollegare le due sponde del corso d’acqua ha visto l’affiancamento di alcune travi metalliche sull’impalcato del vecchio manufatto alle quali sono stati fissati robusti tavoloni di larice. Poi, sui lati sono stati montati parapetti costituiti da un’intelaiatura di ferro e assi. Il via libera ai veicoli è stato dato l’altro ieri dopo il collaudo. Nei prossimi giorni, l’impresa incaricata del pronto intervento finanziato dall’Utr proseguirà i lavori per il rifacimento di una decina di metri di difese spondali a monte del ponte, mentre per vederne uno nuovo bisognerà attendere la prossima primavera. Ricordiamo che tre settimane si era trattenuto il respiro per il possibile disastro. Attorno alle 9, le acque limacciose dell’Ogliolo ingrossato dalle intense piogge erano arrivate a sfiorare la carreggiata. Un paio d’ore dopo la luce del manufatto era stata ostruita da tronchi e rami e il torrente aveva invaso via Sora mettendo in pericolo le serre del vivaio Tonale poche decine di metri più a valle. Fino al primo pomeriggio aveva rischiato di crollare anche il medievale ponte di Fabiola (a meno di un chilometro dal Lazzaretto): la piena aveva scavato un breve tratto dell’arginatura sulla sponda sinistra posta a protezione della passeggiata pedonale. Per fortuna, attorno alle 16 l’allarme era rientrato. •

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