La beffa della fibra ottica Internet è ancora lumaca

di Lino Febbrari
La fibra ottica è arrivata ma internet veloce resta per ora un miraggio per gli abitanti di Sonico
La fibra ottica è arrivata ma internet veloce resta per ora un miraggio per gli abitanti di Sonico
La fibra ottica è arrivata ma internet veloce resta per ora un miraggio per gli abitanti di Sonico
La fibra ottica è arrivata ma internet veloce resta per ora un miraggio per gli abitanti di Sonico

La fibra ottica è finalmente arrivata in tutti i Comuni dell’alta Valle, ma internet veloce in molti casi resta ancora purtroppo un sogno. Infatti, nella maggior parte dei centri abitati, aziende, enti e cittadini sono tuttora alle prese con collegamenti lenti e obsoleti nonostante le strade e le piazze portino evidenti i segni dei lavori effettuati per l’interramento della nuova rete. Come a Sonico dove l’attesa per la rivoluzione tecnologica ormai si prolunga da troppo tempo. «Non abbiamo ancora disponibile questo servizio per due ragioni– spiega il sindaco Gian Battista Pasquini -. La prima perché nel recente passato l’operatore Tim ha collocato una linea con la quale serve diversi paesi, ma non Sonico. La seconda perché da un anno a questa parte anche nel nostro capoluogo e nelle frazioni l’operazione di posa delle fibre è stata completata da Open Fiber, ma non è stato eseguito il collaudo da parte dei funzionari e tecnici del ministero, quindi non possono essere attivate le utenze, per cui i nostri computer sono ancora in stand by- aggiunge desolato Gian Battista Pasquini - . La fretta di realizzare i cantieri che c’è stata all’inizio, che avevo più volte sollecitato, per poter dotare il nostro Comune dell’importante infrastruttura, non è servita a nulla – osserva il primo cittadino-: siamo rimasti impantanati a metà del guado perché a Roma nessun burocrate firma il benedetto pezzo di carta per dare il via libera alla verifica finale della corretta esecuzione delle opere. Open Fiber, quindi, non può allacciare abitazioni, uffici, fabbriche e negozi». Una situazione di stallo veramente assurda, che Pasquini ha cercato anche nelle ultime settimane più volte di risolvere, senza però riuscire a ottenere finora nulla di concreto. Intanto, gli utenti, in special modo le imprese e le attività commerciali, continuano ad arrangiarsi come possono. «Se la passano meglio, per così dire, quanti sono collegati con i loro impianti ai ripetitori della zona tramite antennine e parabole– conclude il primo cittadino -, ma sono davvero pochi che usano questo sistema. Tutti gli altri sono totalmente privi del servizio. Che è stato interrato e che abbiamo a portata di mano, ma di cui non possiamo usufruirne. Rivolgo perciò un accorato appello alla burocrazia ministeriale affinché ce lo renda disponibile al più presto». •.

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