La scuola allungata? Ci pensano i volontari

Il tempo previsto per le candidature è scaduto da poche ore, e la «manifestazione d’interesse» pubblicizzata all’amministrazione comunale di Cerveno ha finito letteralmente per pescare in casa. L’obiettivo era quello di affidare il servizio di assistenza e accoglienza pre e post scuola riservato alle famiglie del paese in cui entrambi i genitori lavorano e hanno particolari esigenze di orario. Una possibilità era rappresentata dal bando collegato al Servizio civile universale attraverso il quale vengono inquadrati giovani volontari che in realtà ricevono anche un piccolo compenso: è ancora aperto, ma dato che l’avvio dei progetti non sarebbe possibile almeno fino a dicembre, la sindaca Marzia Romano ha deciso di accelerare i tempi. Così per dare continuità al servizio di assistenza che il Comune garantisce da anni (e che è appena ripartito in coincidenza con la riapertura parziale delle scuole), anche alla luce del periodo di emergenza sanitaria e di difficoltà delle famiglie, si è deciso di riavviarlo in fretta. L’opportunità è stata offerta alle associazioni del territorio che operano senza scopo di lucro e la cui attività sia in qualche modo legata alla didattica e l’educazione, e la risposta è arrivata da una realtà locale: si chiama «Spicca», e ha preso in mano l’attività a partire da ieri, per svilupparla fino all’8 giugno nei locali dell’elementare «Giacomo Cappellini». L’attività si svolge dal lunedì al venerdì: il pre scuola dalle 7,40 alle 8,10 e il post dalle 16,15 alle 17,30. Ovviamente nel rispetto delle regole anti contagio.•. L.Ran.

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