Malegno-Borno, sport e disagi. Lozio è blindato per due giorni

di Claudia Venturelli
Nel weekend torna in scena la cronoscalata Malegno BornoLavori in corso lungo la intercomunale tra Ossimo e Lozio. Il cantiere estivo non sarà perenne
Nel weekend torna in scena la cronoscalata Malegno BornoLavori in corso lungo la intercomunale tra Ossimo e Lozio. Il cantiere estivo non sarà perenne
Nel weekend torna in scena la cronoscalata Malegno BornoLavori in corso lungo la intercomunale tra Ossimo e Lozio. Il cantiere estivo non sarà perenne
Nel weekend torna in scena la cronoscalata Malegno BornoLavori in corso lungo la intercomunale tra Ossimo e Lozio. Il cantiere estivo non sarà perenne

Per Lozio il lockdown non è ancora finito. E per questa volta, dopo un anno e mezzo, la pandemia non c’entra. C’entra invece la Malegno-Borno, la gara automobilistica che ancora una volta taglia fuori un pezzo di quella bella vallata che porta nella parte più alta dell’Altopiano del sole. La cronoscalata che celebra nel weekend in arrivo le cinquanta salite (fu voluta dal bornese Bonomo Baisotti, lo stesso che lavorò per mettere le basi dell’attuale Borno Ski area) costringe come sempre alla chiusura la provinciale 5, dalle 7 alle 17,30. Borno ha la sua via di fuga nella Val di Scalve, visto che fortunatamente la strada è stata riaperta la scorsa settimana dopo i lavori; Ossimo, per lo meno quello Inferiore, se la cava con via Vigne, e gran parte del paese di Malegno non viene toccato. E Lozio? Lozio resta a guardare perché la sp5 è l’unica sua strada di accesso. E per le attività del territorio, specie quelle ricettive che hanno appena riaperto, questa interruzione della viabilità significa un altro fine settimana perso. «Non c’è stato un minimo contatto per discutere di come alleviare l’impatto di una manifestazione così - commenta rammaricato Natale Gemmi che a Villa ha un ristorante -; non c’è forbice di riapertura e abbiamo saputo della chiusura totale dai social. Voi capite che blindare un paese dopo un anno di pandemia, nel periodo estivo, è deleterio». Così dalla periferia della periferia è partita anche la lettera al prefetto: la richiesta è a collaborare e a mettere in pratica quell’idea di unione tanto celebrata nell’Altopiano del sole. Spiegano di averci lavorato i sindaci, che a conti fatti ritengono ancora la Malegno-Borno un buon volano. Ma quest’anno pensare a una finestra nel mezzo delle giornate in cui aprire la strada era impossibile, «soprattutto per il Covid - spiega Paolo Erba, sindaco di Malegno -. Ci abbiamo provato a chiedere un’apertura come avveniva anche gli altri anni ma le regole imposte dalla pandemia non lo consentono. Speriamo si possa tornare ad avere una gestione normale della gara già dal prossimo anno». «Conosciamo i sacrifici e i disagi che questa gara comporta - continua il collega di Borno Matteo Rivadossi -, ma sappiamo anche che l’evento è importante. Per tanti motivi, tra cui il nome della destinazione che porta in giro, Malegno-Ossimo-Borno, e per la manutenzione della provinciale che ci lascia sempre in eredità». Per Lozio i disagi avrebbero potuto non limitarsi al weekend motoristico. I lavori a cui è sottoposta l’intercomunale Villa-Creelone per la posa dei sottoservizi sono arrivati al confine e non si chiuderanno prima di ottobre. Dopo una prima ordinanza a firma della polizia locale dell’Unione degli Antichi Borghi che interrompeva il traffico pedonale e veicolare fino al 31 luglio, ieri il comune di Ossimo ha precisato che i lavori dell’impresa interesseranno la strada dal lunedì e al venerdì, con il ripristino della viabilità (su una strada deformata) durante i weekend. «Mi fa piacere - commenta Gemmi -, la mia non era una polemica fine a sé stessa ma un grido di dolore. Se non dovessimo riuscire a lavorare nemmeno in estate per noi sarebbe un gravissimo danno economico che si aggiungerebbe a quelli già subiti per il virus».•.

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