Memorie partigiane Un omaggio agli eroi riuniti al «Plà Lonc»

«Nella grande radura del Plà Lonc, a 1.800 metri sul livello del mare, vi era tutto un popolo e si può dire, quella che doveva essere la patria dell’imminente domani. Vi erano lombardi, siciliani, pugliesi, romani ed i fratelli stranieri tutti eroici combattenti per la libertà e l’indipendenza del popolo italiano. Ormai popolazione e garibaldini erano un tutt’uno». Così scriveva Leonida Bogarelli, l’avvocato di Verolanuova che fu vicecomandante di guerra di quella Brigata Garibaldi che operava in Valsaviore, scrivendo di un fondamentale «congresso» resistenziale; quello di Plà Lonc, appunto. DA NOVE anni si rinnova quello che il 3 settembre 1944 fu l’incontro della rinascita, durante il quale venne comunicato ufficialmente dalla Delegazione della Lombardia del Comando cenerale delle brigate Garibaldi l’attribuzione del numero 54 al gruppo che combattè per la difesa di Cevo incendiato dai fascisti. Quest’anno la rievocazione, dedicata al tema della giustizia sociale, si terrà domani organizzata dall’Anpi di Valsaviore e dell’alta Valcamonica. L’appuntamento è nello stesso grande prato su cui nel settembre di 75 anni fa si ritrovarono i partigiani e tanti, tantissimi civili per condividere le scelte da prendere, decidendo unanimemente di continuare la lotta al fascismo. La celebrazione Plà Lonc 2019 (al via alle 10,30) prevede gli interventi delle autorità e dei rappresentanti di Anpi e Fiamme verdi: il discorso ufficiale sarà tenuto da Miriam Cominelli, assessore del Comune di Brescia. Ancora una volta gli ospiti di riguardo saranno Rosi Romelli, la più giovane partigiana d’Italia oggi 89enne (a soli 14 anni era in montagna a fianco del padre Luigi «Bigio» Romelli, vicecomandante della Brigata) e Virginio «Gino» Boldini, 96 anni, medaglia d’oro della Liberazione, che fu responsabile del servizio di polizia partigiana. Dopo i discorsi spazio a «Resistenza e libertà», coi canti resistenti eseguiti dalla corale «Carmine ribelle». •