Musil, sarà una grande estate

Cedegolo L’ex centrale idroelettrica che ospita il Musil
Cedegolo L’ex centrale idroelettrica che ospita il Musil
Cedegolo L’ex centrale idroelettrica che ospita il Musil
Cedegolo L’ex centrale idroelettrica che ospita il Musil

L’archeologia industriale si merita un grande pubblico, soprattutto quando, come in questo caso, è spettacolare. E la stagione estiva del Museo dell’energia idroelettrica di Cedegolo è decollata nel miglior modo possibile giorni fa. La struttura nata nella sede della centrale idroelettrica costruita nel 1909-1910 su progetto dell’architetto bresciano Egidio Dabbeni (l’inaugurazione della nuova veste risale al 2008) e diventata un prezioso contenitore per raccontare ai visitatori le tappe fondamentali dell’industrializzazione italiana, per diffondere la conoscenza scientifica e la consapevolezza culturale in tema di energia e ambiente. È parte integrante del sistema Musil, Museo dell’industria e del lavoro di Brescia, e passando al cartellone dei mesi più caldi dell’anno, messo a punto dal direttore e dai suoi collaboratori, si è aperto con «una una mostra fotografica importante dedicata a due reportage di un grande fotografo - spiega René Capovin -. Uno realizzato nell’Italsider di Taranto, l’altro, recentissimo, sulla Iseo Serrature di Pisogne. Questo diciamo è stato il calcio d’inizio - aggiunge il direttore -. Poi abbiamo poi presentato un grande plastico che raffigura tutta la provincia di Brescia e zone vicine (veramente un’opera eccezionale) realizzato da Fancesco Cominardi: una ricostruzione in scala del nostro territorio, dalle vette dell’Adamello al lago di Garda, per arrivare alla città e alla pianura, di ben 70 metri quadrati». La rappresentazione sarà sicuramente l’attrazione principale dell’estate cedegolese. Ma il Musil ha pensato anche a molto altro. «Per non occupare troppo spazio con le molteplici iniziative, dico solo che il 22 luglio si sarà la prima assoluta del bellissimo documentario «La bicicletta e il Badile», che racconta l’ascesa al Pizzo Badile fatta da due appassionati bergamaschi sulle orme di un’analoga impresa alpinistica fatta nel 1952 da uno scalatore tedesco. Il 29 luglio ospiteremo il concerto di Fabio Donzelli con il suo gruppo - prosegue Capovin -, mentre un abile disegnatore commenterà dal vivo i brani. Infine, verso la metà di agosto avremo l’incontro tra un appassionato ricercatore, Gianni Rocco del Cai di Chiari, che negli anni ha raccolto un sacco di documentazione sulla valle dell’Oglio, e che dialogherà con un giornalista e con il pubblico». Per avere indicazioni sulle altre numerose manifestazioni in cartellone nel Musil basta comporre il numero 0364 622179 oppure rivolgersi agli uffici comunali di Cedegolo.•. L.Febb.

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